Non accenna a placarsi la tensione intorno alla remunerazione del ceo di Unicredit, Andrea Orcel, a pochi giorni dall’assemblea in programma il 31 marzo.
Per difendere il compenso del manager è sceso in campo anche l’ex ministro Pier Carlo Padoan. Secondo il presidente di Unicredit, infatti, “l’affermazione che lo stipendio di Orcel sia stato aumentato è discutibile, dato che la paga in caso di semplice raggiungimento degli obiettivi rimane invariata nonostante target più esigenti. Il pacchetto proposto ribilancia i rapporti tra paga fissa e variabile per premiare risultati che superino obiettivi ambiziosi”.
Il board di Unicredit ha proposto di modificare la politica di remunerazione per poter premiare il superamento dei target, sottolineando che “in caso di semplice raggiungimento degli obiettivi lo stipendio di Orcel sarebbe invariato”. Inoltre, come si legge nei documenti preparati dalla banca per l’assemblea, “la curva d’incentivazione è più severa per i pagamenti inferiori all’obiettivo”. Il che significa che la remunerazione totale di Orcel sarà inferiore, nonostante l’aumento dello stipendio fisso, se gli obiettivi non vengono raggiunti.