Mps, si va verso la riconferma di Lovaglio

Si inizia a fare sul serio sul capitolo nomine di Mps. Entro il 26 marzo, infatti, il Mef dovrà ufficializzare la lista dei candidati per il cda di Monte dei Paschi di Siena. Per l’ad sembra ormai certa una soluzione interna e al Tesoro danno come probabile la riconferma di Luigi Lovaglio, alla guida del Monte dal febbraio 2022.

Il manager in tredici mesi è stato in grado di chiudere un aumento di capitale da oltre 2 miliardi e portare più di quattromila dipendenti all’uscita volontaria. Come si legge sulle maggiori testate, Salvini la considera “una svolta epocale” e ha chiesto che a occupare la poltrona di presidente vada Nicola Maione, avvocato, già presidente di Enav, e consigliere di Mps.

Nel frattempo, però, per lo stesso posto sono spuntati anche i nomi di due donne, Marta Asquasciati di Iren e Barbara Lilla Boschetti di Fnm. Il tavolo informale sulle nomine dovrebbe riunirsi di nuovo in questi giorni, e servirà soprattutto a formalizzare le regole. Tra fine marzo e inizio aprile bisognerà licenziare la prima tranche di nomi, e sono in scadenza le cariche di colossi strategici per l’economia del Paese. Da Eni a Enel, da Poste a Leonardo: Meloni vorrebbe per la prima volta una donna come ad, e si ipotizza che la “quota rosa” in questione potrebbe essere per la più prestigiosa poltrona di Terna.

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