Reti: un marzo da superstar, ma il gestito latita. Fideuram scatta e si riprende la vetta

Prosegue nel migliore dei modi il 2023 delle reti evidenziato dai dati Assoreti. Dopo i ricchi risultati di febbraio, a marzo le Reti di consulenza finanziaria realizzano la più alta raccolta degli ultimi quindici mesi; i dati rilevati da Assoreti indicano volumi netti complessivi pari a 5,9 miliardi di euro; in crescita del 32,9% rispetto al mese precedente e del 24,2% nel confronto con quanto realizzato a marzo dello scorso anno. Consistente il flusso di risorse destinato agli strumenti finanziari amministrati, con un deciso coinvolgimento dei titoli di debito. Positivo anche il bilancio dei fondi comuni di investimento e delle gestioni individuali, mentre il saldo delle movimentazioni è negativo nell’ambito dei prodotti assicurativi e in termini di liquidità su conti correnti e depositi. Nel complesso sono circa 6,4 i miliardi confluiti sul comparto amministrato mentre dai prodotti del risparmio gestito esco risorse nette per 468 milioni di euro. “I dati del mese confermano la solidità di un’industria che supera per volumi lo storico di raccolta dell’ultimo anno. Deciso orientamento verso gli investimenti con una forte diminuzione della liquidità” dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.

Risparmio gestito

L’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduce in volumi netti mensili pari a 308 milioni di euro, tra sottoscrizioni nette in Oicr aperti di diritto estero per 363 milioni e deflussi netti dai fondi italiani per 57 milioni. Le scelte di investimento privilegiano i fondi azionari e quelli flessibili sui quali vengono canalizzate rispettivamente risorse nette per 217 e 222 milioni di euro; positiva anche la raccolta sugli obbligazionari (94 milioni) mentre si conferma negativa per i fondi bilanciati (-228 milioni). Anche il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo e pari a 249 milioni di euro, con un maggiore orientamento all’investimento in gestioni patrimoniali mobiliari (201 milioni). Per il terzo mese consecutivo il comparto assicurativo registra la prevalenza delle uscite per 1,1 miliardi di euro realizzate tra prodotti vita tradizionali (-903 milioni) e polizze multiramo (- 308 milioni) mentre i premi netti versati sulle unit linked sono positivi per 131 milioni. La raccolta netta sui prodotti previdenziali è pari a 54 milioni. A marzo il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si conferma comunque positivo e pari a 191 milioni di euro, dato che si confronta con un valore di sistema negativo per 642 milioni. L’apporto delle Reti da inizio anno sale, così, a 2 miliardi rispetto ad un dato complessivo dell’industria fondi negativo per 1,6 miliardi.

Risparmio amministrato

A marzo la raccolta netta è positiva per tutte le tipologie di strumento finanziario. Si consolida l’attenzione ai titoli di stato, tra collocamento del Btp Italia sul mercato primario (1,2 miliardi) e l’attività sul mercato secondario (3,1 miliardi), e si confermano i flussi consistenti destinati alle obbligazioni corporate (1,6 miliardi). Il saldo delle movimentazioni realizzate sui titoli azionari è positivo per 755 milioni di euro, così come quello dei certificate (334 milioni) e degli exchange traded product (140 milioni). Le uscite nette da conti correnti e depositi si attestano a 1,7 miliardi di euro.

I gruppi

La notizia del mese è sicuramente la performance scoppiettante del gruppo Fideuram che si riprende lo scettro di primatista della raccolta (ottenuto nel 2022), grazie a oltre 2 miliardi di euro di apporti a marzo, risultato che lo porta anche al primo posto per montante di afflussi nel 2023. Nota a margine: è interessante notare come questa posizione sia stata ottenuta nonostante deflussi sul fronte dell’amministrato sia a livello mensile che da inizio 2023. Ottima prestazione anche per Allianz Bank con oltre 1 miliardi di raccolta, seguita a breve distanza da Fineco, con oltre 903 milioni. A livello di qualità degli apporti spicca Mediolanum, a cui va la medaglia d’oro mensile per quanto registrato nell’ambito degli afflussi nel gestito (oltre 220 milioni).

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