Salone del Risparmio: si parla di innovazione, sostenibilità, educazione

Conferenza a cura di Assoreti Formazione Studi e Ricerche su Innovazione, Sostenibilità, Educazione. Tre driver strategici per il futuro della consulenza, tenutasi al Salone del Risparmio 2023. Tre fattori chiave su cui l’evoluzione dell’attuale scenario economico ha fortemente inciso, accelerando il loro sviluppo.

Sfide che da tempo animano il dibattito globale e che, in particolare, nel mercato finanziario rappresentano un’opportunità fondamentale di crescita del settore. Il consulente finanziario, in funzione del ruolo sempre più incisivo assunto nel tempo, ha contribuito ad ampliare le conoscenze degli investitori aiutandoli a cogliere le opportunità connesse all’innovazione digitale e alla finanza sostenibile – anche in termini di inclusione e partecipazione – e a gestire i rischi che gli stessi driver, che guidano l’evoluzione del quadro di riferimento, pongono per la tutela del risparmiatore.

L’approccio trasversale della consulenza finanziaria ha supportato nuove modalità di erogazione del servizio aprendosi al mercato e alla transizione digitale. In tale contesto è cresciuta sempre di più la consapevolezza del ruolo che la formazione può avere nell’indirizzare correttamente professionisti ed investitori verso questa nuova strada.

Paola Soccorso, consigliere Ufficio studi economici CONSOB, pone l’attenzione su un nuovo quadro di competenze con conseguenti rischi e opportunità, sulle quali l’Autorità di vigilanza sta ponendo la propria attenzione. In particolare i processi di digitalizzazione potrebbero portare alla creazione di nuove piattaforme con il rischio di alterare la percezione del contenuto da parte dei risparmiatori. È necessario quindi rafforzare l’apprendimento delle nuove tecnologie per evitare di incorrere in errori e relative conseguenze.

Gli investitori manifestano infatti interesse per i nuovi strumenti digitali; purtroppo il potenziale interesse si associa spesso a una sovrastima delle proprie conoscenze, che si manifesta in particolare nel trading online. Nel campo invece delle criptovalute, gli studi della Consob mostrerebbero invece un alto livello di conoscenze da parte dei privati. Si rileva inoltre un aumento dell’interesse potenziale degli investimenti in tema di sostenibilità, con il 60% degli intervistati disposto a investire in prodotti finanziari ESG.

In questa fase diventa dunque determinante la figura del consulente finanziario e gli investitori devono imparare a conoscere il ruolo degli intermediari.

Sabrina Scarito, professore a contratto di Regolazione dei mercati finanziari – Alma Mater Studiorum Università di Bologna e consulente di Assoreti Formazione Studi e Ricerche si sofferma in particolare sullo sviluppo tecnologico, ricordando che il 27% delle risorse del PNRR saranno impiegate per la transizione digitale. Queste risorse sono necessarie perché si stima che 13 milioni di italiani abbiano ancora problemi di connessione e 24 milioni abbiano seri problemi con gli ambienti digitali. Se a questo aggiungiamo che nell’ultimo biennio si è assistito a un decremento degli sportelli bancari è evidente che si creerà un problema si accesso ai servizi.

Anche il lessico non è immune da questa evoluzione con l’introduzione di termini o acronimi, come NFT, smart contract, AI ecc. che devono essere spiegati. La storia è piena di esempi di cambiamenti e termini che hanno fatto epoca o introdotto innovazione, che può essere pensata come il connubio di due termini: semplificazione e democratizzazione.

In conclusione l’intervento di Barbara La Marra, coordinatore progetti-sviluppo business di Assoreti Formazione Studi e Ricerche, che analizza l’evoluzione della formazione, per professionisti e investitori, osservata negli ultimi anni. La crisi pandemica ha accelerato un processo di digitalizzazione che era già in atto. La tecnologia e la comunicazione digitale hanno permesso un aumento della comunicazione e il livello della relazione tra consulenti e clienti ne ha beneficiato. I consulenti hanno però dovuto imparare nuovi modi di interazione. La formazione si è concentrata sia sulle nuove modalità di erogazione sia sui nuovi contenuti, nel rispetto però dei requisiti normativi. In particolare per la divisione specifica di Assoreti ha significato avere, nel 2022: 50 corsi a catalogo, 29.000 attestati rilasciati in elarning, 15.000 corsisti e 3000 iscritti alla newsletter.

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