Banche, Ubs: in vista un utile da record

Ubs si appresta a realizzare un utile record in scia all’acquisizione di Credit Suisse: secondo quanto riportato dal sito web della Rsi, che a sua volta fa riferimento alle comunicazioni dell’istituto elevetico alla Sec (l’autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari) si tratterebbe di 35 miliardi di dollari.

In un documento di circa 100 pagine consegnato alla Sec, Ubs ha infatti valutato il prezzo totale dell’acquisto di Credit Suisse (CS) in circa 3,5 miliardi di dollari: come è noto l’istituto offre agli azionisti di CS un’azione propria per ogni 22,48 titoli di CS, oltre a compensi in sospeso basati su azioni per i dipendenti di Credit Suisse per un valore di 0,2 miliardi, ottenendo così il prezzo totale citato. Secondo questo calcolo, dopo la conversione gli attuali azionisti di Credit Suisse deterranno circa il 5,1% della nuova UBS, mentre i vecchi azionisti di UBS controlleranno il 94,9%. Ma poiché alla data dell’acquisizione le attività di Credit Suisse hanno un valore nettamente superiore ai citati 3,5 miliardi, Ubs realizzerà un ampio utile contabile. Questo cosiddetto avviamento negativo (o badwill) è quantificato nel documento in 34,8 miliardi di dollari. Tale valore è stato determinato sulla base del fair value (cioè il giusto valore di mercato) stimato per le attività acquisite, pari a 38,2 miliardi, delle passività assunte e del corrispettivo trasferito. Dai calcoli emerge quindi un profitto di 35 miliardi, si legge sul sito web della Rsi.

Secondo Ubs le cifre affidate alla SEC sono preliminari e potrebbero ancora differire in modo significativo fino al completamento dell’acquisizione. A titolo di confronto, Ubs ha realizzato un utile di 2,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno e l’intero esercizio 2022 è stato chiuso con un guadagno di 7,6 miliardi.

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