Come già ampiamente scritto, nella situazione attuale si trovano da un lato le principali compagnie assicuratrici italiane – Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz – che dovrebbero rilevare il portafoglio di Eurovita con una divisione in cinque parti uguali; dall’altro, invece, le banche distributrici delle polizze – Fideuram, Credem, Fineco, Sparkasse – che dovrebbero farsi carico degli eventuali riscatti anticipati chiesti dei clienti una volta scongelate le polizze.
Eurovita, stop ai riscatti: probabile proroga a settembre
Un cammino sempre più in salita e pieno di ostacoli per quanto riguarda la questione Eurovita. Come riportano tutte le maggiori testate, infatti, sembrano aumentare di giorno in giorno le probabilità che i riscatti vengano congelati fino al 31 luglio, anziché al 30 giugno come stabilito dall’Ivass. Ma per gli oltre 350mila clienti interessati dalla vicenda, non è da escludere che la misura possa estendersi fino alla fine di agosto o addirittura di settembre.