Parole che hanno generato grande sorpresa, considerando che l’istituto fondato da Enrico Cuccia non solo ha sempre avuto un peso notevole a Trieste, ma ha anche concluso una battaglia con Francesco Gaetano Caltagirone per la governance del Leone appena un anno fa.
L’orizzonte però, negli ultimi mesi, sembra essersi rasserenato tra il costruttore romano e Mediobanca: l’astensione di Caltagirone in assemblea sul bilancio e la nomina di Carlo Schiavone per la presidenza del collegio sindacale a Trieste, infatti, sembrano aver sancito una “pace” che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più. Intanto però Caltagirone è salito al 9,9% delle azioni di Piazzetta Cuccia, diventando così il secondo socio dopo la Delfin di Francesco Milleri al 19,8%.