In un`intervista su La Repubblica, il CEO di BMPS Lovaglio si esprime a favore di un terzo polo bancario
Principali spunti:
– BMPS deve partecipare con un ruolo importante alla costruzione di un terzo polo all`interno del panorama bancario italiano. Sebbene non vengano fatti commenti sulle opzioni e sui nomi, questa dichiarazione fa chiaramente propendere la preferenza, in caso di M&A, verso BAMI o BPE (nonostante le smentite di queste ultime) piuttosto che per UCG, il
nome che – vista la sua dimensione relativa – riuscirebbe a nostro avviso più facilmente a integrare l`intero perimetro di BMPS.
– Ribadito che la redditività del primo trimestre (pre-tax a 220mn) è sostenibile e replicabile, tanto a livello di NII quanto di commissioni, costi e accantonamenti.
– Un`eventuale revisione del piano potrà essere considerata quando ci sarà maggiore visibilità sulle prospettive macroeconomiche. Ribadita la volontà di tornare a pagare il dividendo nel 2025 sull`utile 2024.
– Il bilancio di BMPS è già attrezzato per fronteggiare i rischi legali. Se da un lato le dichiarazioni di BMPS sullo sviluppo del business sono coerenti con i messaggi veicolati in sede di presentazione dei risultati 1Q23, riteniamo interessanti le indicazioni sul fronte del consolidamento, che ribadirebbero la preferenza dell`azionista pubblico alla creazione di un
soggetto di dimensioni rilevanti che si possa affiancare ad UCG e ISP. ANIM (P/E 2023E adj. di 7x) ha contratti di distribuzione sia con BAMI che con il BMPS (validi fino al 2037 con BAMI con AUM di ca. € 42bn, e fino al 2030 con BMPS con AUM per ca. € 14bn). Pertanto, lo scenario di creazione di un terzo polo sarebbe positivo per il titolo in quanto rafforzerebbe il posizionamento della società.