Sapevamo di doverci preparare a dire addio agli sportelli bancari, ma il ritmo con cui gli ultimi baluardi fisici stanno sparendo è più alto del previsto, soprattutto nelle grandi città. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono quasi 600 le filiali bancarie chiuse, come calcolato da First Cisl e riportato da Il Sole 24 Ore.
Un ritmo elevatissimo, che però vede forse per la prima volta il Sud in una condizione migliore rispetto ai centri del Nord, come ad esempio Milano. Secondo l’indice provinciale della desertificazione della Fondazione Fiba, è infatti più facile imbattersi in una filiale bancaria a Barletta o a Grosseto piuttosto che a Milano o Roma.
Sempre analizzando i dati, si evince come le migliori province della classifica risultino maggiormente sparse tra il Sud e il Centro Italia: valutando dove nessun comune è rimasto senza sportelli bancari, il punteggio uno è infatti andato a Barletta-Andria-Trani e Brindisi in Puglia, Grosseto e Pisa in Toscana e Ragusa in Sicilia. La prima regione del Nord che appare è l’Emilia-Romagna.
Al secondo posto ci sono Bari e Livorno, mentre al terzo si piazza Mantova, seguita da Siena, Venezia e Modena. Milano arriva solo dopo 16 posizioni, Roma è al 34esimo posto mentre Napoli cade al 41esimo.
Fanalino di coda della classifica sono soprattutto province in Calabria e Molise: all’ultimo posto arrivano appaiate ViboValentia e Isernia, precedute da Campobasso e Cosenza. Rieti, Verbano-Cusio-Ossola, Aosta, Avellino, Reggio Calabria e Catanzaro rientrano nella top ten delle province più desertificate.