Reti: il 2023 meglio del 2022, ma è quasi tutto amministrato. Banca Mediolanum primatista per raccolta di qualità

Le reti continuano a raccogliere. Numeri importanti, sicuramente, ma che ne è della qualità degli apporti? Che fine ha fatto il gestito? Perché è in quel tipo di afflussi che si apprezza il plusvalore della consulenza “classica”…che sia uno sprint dei servizi fee only? Ma andiamo con gradi. Le reti di consulenza finanziaria chiudono il mese di giugno con una raccolta netta complessiva pari a circa 2,9 miliardi. Il dato mensile, seppure in flessione congiunturale e tendenziale, consolida il bilancio del primo semestre dell’anno che risulta così in crescita rispetto al 2022 e pari a 25,1 miliardi di euro (23,1 di amministrato e il resto di gestito), ma la differenza è netta con il primo semestre del 2022 dove ci trovavamo di fronte a oltre 9,6 miliardi di gestito e 14,9 miliardi di amministrato. Il 92% dei volumi netti mensili confluisce nel comparto del risparmio amministrato (2,6 miliardi) tra investimenti in strumenti finanziari (5,5 miliardi) e uscite di risorse liquide da conti correnti e depositi (-2,8 miliardi). Positivo anche il bilancio complessivo realizzato sui prodotti del risparmio gestito (223 milioni); fondi comuni di investimento e gestioni individuali determinano la crescita congiunturale degli investimenti netti nel comparto. Anche a giugno aumenta il numero di clienti delle Reti di consulenza; nei primi sei mesi dell’anno la crescita effettiva è quantificabile in 100 mila unità. “I risultati del mese consolidano il bilancio della prima metà dell’anno mantenendo livelli significativi; nelle scelte di investimento restano privilegiati titoli di Stato e bond corporate. Positivo l’investimento di settore in fondi aperti e gestioni individuali” dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.

Risparmio gestito

L’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si è tradotta in volumi netti di raccolta positivi per 134 milioni di euro. La crescita rispetto al mese precedente è attribuibile ai fondi flessibili (211 milioni) ed ai fondi azionari (203 milioni); positivo il bilancio anche degli obbligazionari (93 milioni), seppure in leggera flessione congiunturale, mentre i fondi bilanciati vengono coinvolti da un maggiore aumento dei deflussi netti (-366 milioni). Gli investimenti realizzati sulle gestioni patrimoniali individuali raggiungono i 312 milioni; il bilancio positivo delle gestioni mobiliari (336 milioni) è solo in parte attenuato dai deflussi che hanno coinvolto le gestioni in fondi (-23 milioni). Ancora negativo il saldo delle movimentazioni realizzate nell’ambito del comparto assicurativo (-280 milioni); ai deflussi per i prodotti vita tradizionali (-299 milioni) si affiancano quelli realizzati sulle polizze multiramo (-91 milioni), mentre si confermano positivi i premi netti che coinvolgono le unit linked (110 milioni). Stabile e positiva la raccolta netta sui prodotti previdenziali (56 milioni). Il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per 174 milioni di euro a fronte di un dato di sistema negativo per 2,6 miliardi di euro. L’apporto delle Reti da inizio anno sale, così, a 3 miliardi rispetto ad un dato dell’industria fondi negativo per 5,6 miliardi.

Risparmio amministrato

L’attività di raccolta netta realizzata sugli strumenti finanziari amministrati si concentra sui titoli di Stato (4,3 miliardi), grazie anche al contributo derivante dal collocamento del BTP Valore, e sulle obbligazioni corporate (1,3 miliardi); negativo il saldo delle movimentazioni sui titoli azionari (-314 milioni).

I gruppi

Iniziando dalla valutazione mensile, a giugno il migliore risultato per raccolta netta è di Fideuram Ispb con oltre 705 milioni, nonostante deflussi sul gestito superiori ai 362 milioni. Seconda posizione per Fineco  con oltre 623 milioni e terzo posto per Banca Generali che porta a casa più di 526 milioni. Nel gestito prevale Banca Mediolanum con oltre 252 milioni di apporti; la realtà guidata da Massimo Doris è primatista anche della raccolta semestrale in prodotti di asset management (1,5 miliardi), mentre Fideuram domina la classifica generale con quasi 6,8 miliardi, frutto di importanti ingressi nell’amministrato nonostante oltre 1,8 miliardi di deflussi relativi al gestito.

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