Nuovo aumento dei tassi, nuovo rincaro delle rate dei mutui variabili. Con la conferma della Bce circa un ulteriore rialzo di 25 punti base del costo del denaro, chi ha un mutuo medio a tasso variabile – secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it – potrebbe trovarsi di fronte all’ennesimo incremento, con una rata che raggiungerà i 742 euro, il 63% in più rispetto all’inizio dello scorso anno.
Non sempre, però, il tasso Euribor si muove specularmente a quello Bce e, in effetti, dal mercato iniziano ad arrivare segnali che fanno ben sperare; negli ultimi giorni l’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui variabili, sta rallentando la sua ascesa e questo potrebbe essere segno di un possibile cambio di rotta nel prossimo futuro.
Il picco, secondo i Futures sugli Euribor che rappresentano le aspettative di mercato, potrebbe arrivare a dicembre 2023, ma già dall’inizio dell’ultimo trimestre i mutuatari potrebbero vedere le rate stabilizzarsi.
Per capire come sono cresciute le rate in un anno e mezzo e come potrebbero variare nuovamente a seguito del rialzo preannunciato, Facile.it ha analizzato un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro con piano di restituzione in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022.
Il tasso (TAN) di partenza di gennaio 2022 era pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A seguito dei diversi aumenti del costo del denaro messi in atto dalla Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione, il tasso di quel mutuo è salito notevolmente arrivando a superare, a luglio 2023, il 4,80%.
Con l’ulteriore rialzo dello 0,25%, la rata mensile del finanziamento preso in esame potrebbe arrivare addirittura a 742 euro, con un aggravio di 286 euro rispetto a quella iniziale (+63%).
Guardando alle aspettative di mercatose, come detto, l’Euribor a 3 mesi raggiungesse il suo picco a dicembre 2023 arrivando al 3,96%, ciò porterebbe il tasso del mutuo medio preso in esame a superare il 5,20%, con una rata di circa 752 euro, ovvero oltre 295 euro in piùrispetto a quella di gennaio 2022, ma tra settembre e dicembre l’aumento dell’indice dovrebbe essere minimo e, con l’inizio del prossimo anno, il trend potrebbe finalmente invertirsi; guardando alle quotazioni di giugno 2024, il tasso del mutuo medio preso in esame dovrebbe scendere al 5%.