Quanto i giovani conoscono la professione del consulente finanziario? A chiederselo è stato Nicola Vallardi, regional manager presso Banca Mediolanum Marche, Abruzzo e Molise.
“Con un’età media dei professionisti del settore di circa 50 anni, investire su di loro è una priorità e domande come questa diventano importanti. Sul tema, ho letto con curiosità l’articolo sul Wall Street Italia che riportava il punto di vista degli studenti di quinta di un istituto tecnico – economico di Milano” scrive il manager su LinkedIn.
“Ne è emersa una grande (e rassicurante) consapevolezza sul nostro ruolo. In particolare, i ragazzi hanno definito il consulente finanziario ideale come un professionista capace di stabilire un rapporto di fiducia con il cliente più affine a un rapporto di amicizia che di venditore – acquirente; predisposto al problem solving e alla negoziazione; in grado di adattare il proprio linguaggio al tipo di clientela con cui si interfaccia; trasparente nella proposizione di tutte le soluzioni possibili nell’interesse del cliente e smart, ovvero aperto a un modello di relazione ibrida che integri gestione a distanza e in presenza” si legge.
“Mi viene da concludere che con queste premesse le potenzialità di evoluzione nel futuro del nostro ruolo sono davvero interessanti. Non a caso anche Banca Mediolanum ha strutturato un percorso di selezione e formazione dedicato proprio ai giovani neolaureati: il progetto NEXT. Un master finalizzato a formare i futuri banker consultant, professionisti che affiancheranno i migliori consulenti finanziari della rete nella gestione dei clienti e nello sviluppo del business”.