Mps, privatizzazione meno agevole se il Governo tocca le DTA

Il Governo italiano si prepara a definire la manovra di bilancio 2024. Una prima riunione del Consiglio dei ministri dovrebbe tenersi oggi ed essere seguita da un vertice di maggioranza il 4 settembre. Il Governo sarebbe alla ricerca di risorse per coprire un fabbisogno di spesa di 25-30 mld di euro.

E secondo Il Messaggero il Governo starebbe valutando la revisione delle tax expenditures, ovvero detrazioni e deduzioni, e il viceministro all’Economia Leo avrebbe individuato in particolare 227 crediti di imposta che impattano per 36 mld, principalmente riferiti a benefici per le imprese, inclusi sgravi per investimenti in Ricerca e Sviluppo e crediti d’imposta riconosciuti alle banche.

Si starebbero inoltre considerando interventi sulle detrazioni sull’Irpef per le persone fisiche, con l’idea di introdurre un limite di detrazioni a ciascun contribuente, con l`eccezione delle detrazioni relative a spesa sanitaria e mutui. Si sta inoltre valutando un intervento sulle SAD (sussidi ambientalmente dannosi), rappresentati soprattutto da sgravi sulle accise per il diesel, per ridurle entro il 2030.

Un intervento su questi sussidi rischia però di avere un immediato impatto sul prezzo del carburante. In merito alle DTA (ossia tutte le imposte il cui pagamento è anticipato e sono connesse ad una differenza temporale deducibile), a oggi non è chiaro quali categorie di DTA saranno colpite ed eventuali soglie per il loro utilizzo, quindi non è possibile fare una stima ragionevole degli impatti.

Inoltre un possibile intervento sulle DTA – fanno notare da Equitarischia di rendere meno agevole il processo di privatizzazione di MPS, su cui il Governo è impegnato.

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