Consulenti, difendiamo la nostra professione dai ladroni

Vi proponiamo di seguito una lettera inviataci da un nostro lettore che si concentra sul tema della vigilanza legata all’attività di consulenza finanziaria. Vi ricordiamo che potete inviarci le vostre riflessioni a [email protected]

Cara redazione di Bluerating, vi scrivo per sottoporre a Voi e ai Vostri appassionati lettori, molti dei quali miei colleghi consulenti finanziari, un tema che mi sta molto a cuore. Prendo spunto leggendo sui giornali l’ipotesi di inasprire le pene e considerare, ad esempio, un quattordicenne che uccide al pari di un assassino maggiorenne, facendo sentire il pugno duro dello Stato.

Credo che per il buon nome della professione di consulente finanziario, e del sistema finanziario in generale, serva punire in maniera esemplare chi si approfitta delle buona fede delle famiglie, rubando i risparmi di una vita. Pensiamo a quanto possa essere devastante perdere tutti i risparmi, che servono non per costosissime vacanze ma per affrontare con un po’ di serenità la vita quotidiana.

Come dicevo sono un consulente finanziario, figlio di un ufficiale della Guardia di Finanza, dal quale ho imparato valori come l’onestà, la difesa del prossimo, la Patria. Mi impegno ogni giorno a dare il meglio per i miei clienti, difendendoli dalle sirene che offrono rendimenti eccezionali, e certi atteggiamenti e comportamenti di consulenti disonesti proprio non mi vanno giù perché screditano tutta la categoria.

La sanzione amministrativa pecuniaria è semplicemente ridicola. Come ho letto in un Vostro articolo mi pare sia applicata sempre o quasi nella misura minima di 516 euro. Dovrebbero essere 516.000! Certi consulenti sono sensibili solo ai soldi. Si può sbagliare in buona fede, ma di sbagli ne vedo ben pochi. Vedo di più la frode e quindi vorrei sentire l’opinione dei colleghi su pene più severe per proteggere la nostra professione.

Vi ringrazio dell’attenzione e spero troviate interessante questa proposta.

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