Con un post condiviso sul proprio profilo LinkedIn, il manager snocciola qualche numero e alcune riflessioni: “All’aumentare del titolo di studio e del livello di conoscenze finanziarie i dati migliorano, passando dal 13% al 18% e dal 25% al 29%. Risultati però ancora bassi, se pensiamo che quasi il 30% dichiara di non fare investimenti, con una percentuale che sfiora il 40% tra coloro che hanno un livello di alfabetizzazione finanziaria basso. In momenti di incertezza, come gli ultimi anni, le conoscenze finanziarie diventano una bussola per orientarsi sul mercato e compiere scelte consapevoli per il proprio futuro affidandosi anche al supporto di professionisti con competenze e con alle spalle realtà solide” si legge.
“Con settembre e la ripartenza delle attività anche in Azimut Italia abbiamo voluto intensificare il nostro sforzo verso l’educazione finanziaria, aprendo il nostro blog. Uno spazio pensato per dare la possibilità a tutti di approfondire il mondo della finanza, degli investimenti e dell’economia reale e che si aggiunge alle tante iniziative di educazione finanziaria che il gruppo da tempo porta avanti”.