Battute finali per quanto riguarda il salvataggio di Eurovita. Come riportano le maggiori testate, il prossimo passaggio in programma riguarda la firma degli accordi vincolanti, necessari per procedere al riassetto. Lo stop ai riscatti delle polizze è infatti fissato per la fine di ottobre, e tra le varie parti in causa ci si augura di arrivare al signing entro la fine della settimana.
Nel frattempo, si lavora anche al tentativo di far rientrare nell’operazione gli istituti di credito minori che non avevano dato disponibilità a partecipare, oltre a mandare avanti i sondaggi su compagnie straniere attive nel nostro Paese, come Axa o Cnp, per convincerle ad accollarsi un 10%. L’alternativa è che Generali, Unipol, Poste Vita e Intesa Vita salgano tutte al 22,5%.
Una volta siglati gli accordi vincolanti, tra i vari passaggi previsti ci sono l’autorizzazione di Ivass a Cronos Vita a operare come compagnia assicurativa, la messa in liquidazione coatta amministrativa di Eurovita e il via libera sempre di Ivass e Cronos Vita a trasferire il compendio aziendale rappresentato dalle polizze della compagnia. Solo in quel momento potrà avvenire il closing vero e proprio del salvataggio, potenzialmente a fine ottobre.