È palese che il nostro comportamento comunica sempre qualcosa.
Non comunicare e’ impossibile!
Tuttavia è comunissimo l’errore , di dare per scontato che quello che appare chiaro a noi lo sia anche per gli altri.
Pensare cioè che il nostro interlocutore attribuisca al nostro messaggio lo stesso significato che attribuiamo noi.
Infatti il significato della comunicazione sta nel responso che se ne ottiene e non nelle intenzioni.
Avere l’atteggiamento giusto significa essere parimenti attenti sia ai messaggi che si mandano che a quelli che si ricevono. Avvicinandosi realmente all’altro, dimostrando sincero interesse con l’ascolto attivo e individuando una serie di punti di contatto.
“La gente spesso non ascolta, ma aspetta solo il suo turno per parlare”, sentenzia Chuck Palahniuk.
Perché ascoltare veramente, ci porta a contatto con una visione del mondo diversa dalla nostra.
Talvolta ci impone di ristrutturare la mappa che ci siamo fatti e, nei casi estremi, anche a mettere in dubbio le nostre stesse convinzioni.
Pertanto non ascoltare ci consente di restare al sicuro, nella nostra bolla di certezze. Al riparo dal doversi mettere in discussione.
Concludo dicendo che non esiste un modo giusto per dire le cose
Il modo giusto ce lo suggerisce sempre il nostro interlocutore. Nella comunicazione infatti si incontrano sempre due mappe del mondo che possono essere più o meno simili ma mai perfettamente identiche. E quanto più facciamo valere la nostra mappa come l’unica possibile, tanto più corriamo il rischio di costruire dei muri tra noi e l’altra persona.
Quando invece la dote più importante di un abile comunicatore sta proprio nell’opposto: inviare messaggi capaci di abbattere muri e costruire ponti su cui gli altri abbiamo il piacere di transitare o anche solo di fermarsi a metà per un piacevole incontro.
Consulenza. la comunicazione e il giusto messaggio
Si parla di comunicazione nell’ultimo intervento di Luigi Alaia, private banker di IW PI. Vi proponiamo di seguito il post completo. Voi cosa ne pensate? Inviateci le vostre riflessioni a [email protected]