Diciamoci la verità: dopo un 2022 passato tra iperinflazione, tumulti geopolitici e materie prime alle stelle, dove comunque ancora una volta il sistema delle reti ha retto con oltre 44 miliardi di afflussi netti portati a casa, molti professionisti speravano in un 2023 più sereno con i clienti. In realtà lo scenario dei mercati è stato decisamente migliore, ma le dinamiche della raccolta del settore della consulenza finanziaria in Italia hanno probabilmente subito le “scorie” dei rendiconti di portafoglio dello scorso anno mostrati ai clienti. A dircelo è l’evidenza empirica nella suddivisione degli afflussi nel semestre: da inizio anno poco più di 1 miliardo sul gestito a fronte di quasi 24 miliardi di amministrato.
In funzione di questo scenario BLUERATING ha voluto compilare l’ormai consueta e attesa “pagella” di metà anno dando però un plusvalore a chi è stato capace di ottenere buoni risultati nell’ambito dell’asset management; oltre ai consueti risultati calcolati sulla base dei dati Assoreti su afflussi netti, procapite e variazione organico, abbiamo moltiplicato per 1,5 il punteggio derivante dal piazzamento nella classifica del procapite gestito. A questi numeri abbiamo come sempre affiancato una valutazione ragionata su quanto fatto dalle singole reti fino ad ora, con tanto di considerazione finale racchiusa, a seconda dei casi, in una parola o in una frase. E le sorprese, come vedrete, non mancano…
Qui le pagelle di fine estate 2023 di Zurich Bank e Finint PB
Posizione 9: Banca Widiba, VOLERE VOLARE
Nel giudizio citiamo il celebre film di Maurizio Nichetti perché probabilmente questo titolo identifica le aspirazioni mai del tutto compiute della rete di casa Mps. Una società ricca di ambizioni, di talenti e di proposte innovative, ma che deve ancora del tutto esprimere il proprio potenziale a livello di raccolta e di masse in gestione. I numeri sono comunque positivi, sia sul piano degli afflussi netti, sia su quello del procapite gestito, ma siamo convinti che la realtà guidata dal direttore generale Marco Marazia possa ambire quanto prima a risultati decisamente più importanti. Permane la riflessione che al termine di ogni pagella che le dedichiamo poniamo ai lettori: la capogruppo Mps è più un aiuto o un fardello?
Posizione 8: Credem, SOLIDA
In ogni comunicato trasmesso dal gruppo Credem troviamo il richiamo alla solidità del gruppo. E’ innegabile: la realtà emiliana fa della propria capacità di resilienza e di affidabilità il proprio fiore all’occhiello. Se da un lato questo è indubbiamente un vantaggio, dall’altro, come sempre abbiamo detto, probabilmente rende il gruppo abbastanza tradizionale nella proposta, seppure di valore, e non particolarmente incline a performance eclatanti. Ottava era a fine 2022 e ottava rimane nei primi sei mesi del 2023, con un gestito in negativo che va a pesare sul posizionamento; sullo sfondo però ci aspettiamo un po’ di brio dalla recente azione di rafforzamento della struttura manageriale della consulenza finanziaria che Credem ha realizzato lo scorso giugno, con Moris Franzoni che ha assunto la carica di responsabile della consulenza finanziaria e Paolo Isidoro quella di direttore commerciale.