In funzione di questo scenario BLUERATING ha voluto compilare l’ormai consueta e attesa “pagella” di metà anno dando però un plusvalore a chi è stato capace di ottenere buoni risultati nell’ambito dell’asset management; oltre ai consueti risultati calcolati sulla base dei dati Assoreti su afflussi netti, procapite e variazione organico, abbiamo moltiplicato per 1,5 il punteggio derivante dal piazzamento nella classifica del procapite gestito. A questi numeri abbiamo come sempre affiancato una valutazione ragionata su quanto fatto dalle singole reti fino ad ora, con tanto di considerazione finale racchiusa, a seconda dei casi, in una parola o in una frase. E le sorprese, come vedrete, non mancano…
Qui le pagelle di fine estate 2023 di Zurich Bank e Finint PB
Qui le pagelle di fine estate 2023 di Banca Widiba e Credem
Qui le pagelle di fine estate 2023 di Bnl Bnp Paribas LB e Fideuram Ispb
Posizione 5 Banca Mediolanum METRONOMO
Su un campo da calcio il cosiddetto metronomo è solitamente uno dei giocatori maggiormente dotati sul piano della qualità, l’uomo sul quale si può sempre contare quando c’è da smistare un pallone che scotta. Così i consulenti di Banca Mediolanum sono delle vere e proprie certezze quando c’è da portare a casa raccolta “di qualità” all’interno di contesti decisamente complicati. Anche questa volta i family banker riescono a superare agevolmente il miliardo di euro negli afflussi dedicati al gestito, risultato importante che grazie al moltiplicatore riesce a tamponare il posizionamento non ai vertici sul fronte della raccolta totale e del procapite. La rete guidata da Massimo Doris perde due posizioni rispetto alla pagella di fine 2022, ma quanto detto in precedenza fa passare in secondo piano questa piccola discesa in classifica.
Posizione 4 Banca Generali SENZA PAURA
Sulle orme dell’animale simbolo del gruppo, il leone, la società guidata da Gian Maria Mossa ha affrontato senza alcun timore le paure dei clienti che altre realtà hanno invece parzialmente o totalmente subito. Ne sono la riprova i numeri importanti registrati sul fronte del procapite e su quello dei reclutamenti, oltre al fatto che la società ha archiviato il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato di 175,1 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. C’è però da registrare una raccolta nel risparmio gestito in negativo, elemento che ha inciso sul mancato raggiungimento del podio. Ma di tempo per rifarsi sicuramente ce n’è e l’appuntamento con la gloria è probabilmente rimandato a fine 2023.