La lista parte dal 19,8% di Delfin e potrebbe aggiungere i voti del secondo socio Francesco Gaetano Caltagirone (9,9%), che non ha trovato alcun accordo per entrare nella lista del cda. In bilico per ora la scelta dei Benetton (2,2%).
L’accordo di consultazione raggruppa il 10,85% del capitale e la lista del cda di Mediobanca può quindi scommettere sul voto di una buona fetta dei fondi, che solo in parte sceglieranno Assogestioni. Rispetto al 43% di un anno fa, però, la quota complessiva dei fondi è scesa, anche se bisognerà vedere quanti di questi andranno a votare. Ed è proprio dal peso dei fondi e dall’affluenza che dipenderà l’esito della consultazione che deciderà i nuovi equilibri dell’istituto italiano.