Banca d’Italia ha identificato le istituzioni bancarie a rilevanza sistemica nazionale (O-SII) per il 2024 e definito l’apposita riserva di capitale che dovranno rispettare.
La valutazione è stata effettuata sulla base delle indicazioni dell‘European Banking Authority (EBA), tenendo in considerazione la metodologia della BCE per la valutazione sull’appropriatezza di capitale per le O-SII.
In particolare, i seguenti buffer di capitale vengono richiesti alle banche oggetto di copertura:
UniCredit: 150 bps per il 2024-25 da precedente indicazione di 100 punti base (CET1 primi nove mesi 2023 al 16.3% p.f., SREP 2023 al 9.21%).
Intesa Sanpaolo: 125 punti base per il 2024-25 da precedente indicazione di 75 punti (CET1 primi nove mesi 2023 al 13.6%, SREP 2023 al 8.88%).
Banco Bpm: 50 punti base per il 2024-25 da precedente indicazione di 25bps (CET1 primi nove mesi del 20233 al 14.9% p.f., SREP 2023 al 8.7%).
Bper: 12.5bps per il 2024 e 25 punti base per il 2025 (CET1 primi nove mesi del 2023 al 14.9%, SREP 2023 all’8.47%).
Mediobanca: 12.5 punti base per il 2024 e 25 punti per il 2025 (CET1 primo trimestre 2024 al 15.5%, SREP al 7.95%).
ICCREA: 12.5bps per il 2024 e 25 punti base per il 2025 (CET1 primi nove mesi 2023 al 20.8%, SREP 2023 al 8.58%).
MPS invece non viene più considerata come istituzione a rilevanza sistemica nazionale.
“Alla luce della solida posizione patrimoniale delle banche italiane e dei buffer considerevoli
rispetto al requisito SREP, non riteniamo che l’incremento della riserva O-SII comporterà
variazioni alle politiche distributive degli istituti”, commentano da Equita.