A metà luglio si rinnova il vertice dell’Abi, Associazione bancaria italiana. Antonio Patuelli, presidente in carica dal 31 gennaio 2013 al posto del dimissionario Giuseppe Mussari, è in conclusione del suo 5° mandato, record per l’associazione dovuto non solo a una mancanza di alternative concrete, ma anche per il positivo operato del banchiere, a cui si devono molteplici iniziative a sostegno delle banche, come per esempio la revisione del decreto extraprofitti.
Secondo quanti si apprende da un articolo sul Messaggero, dai primi contatti informali sta emergendo una visione diversa fra i principali istituti con Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, orientato verso un ricambio motivato dalle divergenze di un anno fa e dalla necessità che le grandi banche si riapproprino del diritto di eleggere il presidente. Pertanto verrebbe posta la candidatura di Francesco Profumo, dimessosi in anticipo dal vertice della Compagnia Sanpaolo, si vocifera, per puntare alla presidenza.
Questa strategia di cambio del vertice non sarebbe condivisa dalle altre grandi banche, a partire da Unicredit: Andrea Orcel, sempre secondo quanto risulta al Messaggero, sarebbe favorevole alla conferma di Patuelli, insieme a Bpm e Mps. Si profila all’orizzonte un nuovo scontro tra Intesa e Unicredit? In attesa del confronto tra Messina e Orcel, la decisione potrebbe arrivare durante l’esecutivo del 17 aprile.