In marcia verso Mosca

Non è una novità per gli operatori del mercato. Già alcuni network immobiliari come Professionecasa Prestige o Grimaldi Immobiliare, solo per citarne alcuni, attraverso dei corrispondenti locali avevano fiutato l’opportunità di allargare il business in altri paesi. Ma ANAMA (Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari) ha voluto andare oltre creando l’Italian Russian Association ([a]IRA[/a]). «L’idea è quello di creare un ponte di collegamento tra l’Italia e la Russia» sottolinea Paolo Bellini, presidente di ANAMA. «Lo scopo è quello di favorire il business tra agenti immobiliari italiani e russi» continua Bellini. E per fare questo L’Associazione Nazionale degli Agenti e Mediatori d’Affari ha cercato di stabilire degli accordi istituzionali e commerciali con le principali realtà russe. 
 
Prima fra tutte è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’associazione presieduta da Bellini e RGR- the Russian Guild of Realtors, la più importante confederazione di agenti immobiliari russi che conta più di 100mila iscritti. «Questo è stato il risultato più eclatante» confida Bellini. L’accordo è stato possibile grazie all’intervento del presidente uscente Alexader Romnenko, che è anche vice presidente della FIABCI e all’interesse mostrato dalla confederazione russa degli agenti immobiliari e in particolare dal neo eletto presidente Sergey K. Kanukhin che guiderà i realtors russi per un biennio. Ma non è stato l’unico accordo a essere stato siglato. «Abbiamo raggiunto degli accordi istituzionali anche con la ACPII, l’associazione degli agenti immobiliari di San Pietroburgo, che conta circa 50mila iscritti, e con la PCC, i costruttori della Russia, che corrisponde alla nostra ANCE» chiarisce Bellini. 
 
E per ufficializzare questi accordi i presidenti di Anama e di IRA, rispettivamente [p]Paolo Bellini[/p] e [p]Salvatore Parisi[/p], sono volati a Mosca lo scorso 15 settembre, nella sede dell’ambasciata italiana in Russia. «Come primo obiettivo abbiamo formalizzato i protocolli d’intesa in essere. Inoltre siamo stati ricevuti dai dirigenti della Camera di Commercio Italo-Russa per porre le basi per un’intesa operativa tra l’Anama, i suoi associati e l’ente italo russo» prosegue Bellini. «All’evento programmato dall’Italian Russian Association hanno partecipato imprenditori, agenti, giornalisti e diplomatici russi ed italiani» ha precisato il presidente di IRA. Insomma un vero successo, secondo quanto raccontato dai partecipanti. 
 
Ma in che modo gli agenti immobiliari italiani potranno sfruttare questi accordi? 

«Inizialmente dovranno iscriversi all’associazione IRA, in quanto scopo dell’associazione è quello di favorire un contatto diretto tra gli operatori italiani e quelli russi» precisa Parisi. Attraverso il sito internet dell’associazione gli agenti immobiliari potranno sapere quali opportunità sono presenti sul mercato russo e superare la difficoltà dell’acquisizione dell’immobile. «Ancora oggi la difficoltà principale è quella di ottenere il mandato di vendita dell’immobile. Far parte di un’associazione che ha un sito internet e contatti diretti con un mercato fiorente e ricco come quello russo può rappresentare un sicuro vantaggio per gli operatori italiani» continua Parisi. Questo per continuare ad agevolare le compravendite sul mercato. 


Infatti nell’ultimo periodo in corrispondenza di un mercato italiano un po’ in fase di rallentamento sono aumentate le transazioni che hanno visto come protagonisti imprenditori e magnati russi desiderosi di acquistare immobili di pregio in alcune zone molto esclusive in Italia. «Il nostro supporto non si ferma soltanto alla creazione del networking e allo sviluppo delle relazioni internazionali, ma è anche pratico. Forniamo, infatti, tutta la modulistica commerciale tradotta in russo e offriamo un servizio di traduzione dei testi e delle inserzioni in inglese e russo» puntualizza Parisi. 
 
E a livello di compensi? «Come per tutte le collaborazioni anche in questo caso la commissione sarà ripartita tra i due agenti che hanno permesso la conclusione dell’affare, quindi sia quello russo, sia quello italiano» specifica Parisi. E questo è possibile perché il mercato italiano e quello russo presentano elementi di affinità, in quanto in entrambi la commissione percepita è doppia, ossia dovuta sia dall’acquirente, sia dal venditore. In questo modo sarà difficile che si creino dei contenziosi. 
 
Ad oggi l’associazione conta circa 48 iscritti su 63 richieste pervenute perché l’iscrizione non è automatica ma prevede il monitoraggio dei requisiri del candidato. «Vogliamo agire con trasparenza e chiarezza. Non siamo interessati solo ai numeri» commenta Parisi. E non si tratta di un’associazione chiusa. «Mi preme sottolineare che, pur essendo stata creata da Anama, le iscrizioni all’IRA sono aperte anche agli agenti immobiliari iscritti ad altre associazioni di categoria» conclude Parisi. 

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