Bancari, la retribuzione non soddisfa tutti

La società di recruitment Hays Italia, parte di Hays Plc società quotata al London Stock Exchange, ha presentato la Salary Guide 2024, una ricerca sul mercato del lavoro nazionale. L’indagine è stata condotta su un campione di 1.348 professionisti, prevalentemente middle e top management, e 828 aziende, con focus a livello settoriale. Uno di questi riguarda il comparto bancario.

Nel 2023 il mercato del lavoro è stato particolarmente dinamico, ma ha evidenziato luci e ombre: le aziende, tra cui quelle del settore banking, hanno dovuto superare l’ormai cronica carenza di candidati e di professionisti qualificati, che rendono complesso il recruiting.

Analizzando nello specifico il settore bancario, nel 2023 è aumentata di molto la soddisfazione dei dipendenti che lavorano nel banking nei confronti del loro impiego attuale, raggiungendo il 60%, un dato in linea con la media di tutti settori (61%). E questo nonostante non si intravedano, a livello generale, grosse opportunità di avanzamento di carriera nell’azienda attuale (44%) e non si aspettino nel 2024 promozioni (69%) e aumenti di stipendio (58%).

Per quanto riguarda i lavoratori insoddisfatti, il 35% dei lavoratori cambierebbe società, principalmente mantenendo lo stesso ruolo o settore. Tra le principali motivazioni, indicano la retribuzione troppo bassa (52%), la mancanza di opportunità di sviluppo professionale (37%), l’assenza di un percorso di carriera (37%) e lo scarso equilibrio tra vita privata e lavoro (33%).

Per i lavoratori, infatti, la retribuzione è importante, ma quando si considera un nuovo lavoro non deve mancare un mix di elementi composto da crescita professionale (per il 59%), benefit (55%), work life balance (50%) e ruoli o progetti interessanti (39%).

Nel banking le retribuzioni sono più alte rispetto alla media dei settori, ma per tanti lavoratori non sono adeguati alle responsabilità. La leva retributiva si conferma un elemento cruciale per influenzare la scelta dei lavoratori. Secondo l’analisi, lo stipendio medio nel 2023 (RAL), considerando le figure di middle e top management, è di circa 66.800 €, con una netta differenza tra le figure entry level di 2-5 anni di esperienza (42.000 €) e quelle più senior con oltre dieci anni di esperienza (80.000 €).

Nonostante nel banking i soddisfatti della propria retribuzione rappresentino il 57% dei lavoratori, quasi la metà (47%) pensa che il suo stipendio non sia adeguato alle attuali responsabilità. Nel 2023, infatti, il 44% del campione non ha ricevuto alcun aumento retributivo, e anche per il futuro, quasi sei lavoratori su dieci (58%) pensano che non riceveranno aumenti, anche perché la maggior parte non si aspetta una promozione.

I benefit sono inoltre un aspetto importante per i lavoratori (55%), che valutano principalmente questo elemento quando considerano un nuovo lavoro. Attualmente ben l’85% dei professionisti del banking ha dichiarato di ricevere dei benefit aziendali che riguardano principalmente i classici computer, telefono, buoni pasto, assicurazione sanitaria o copertura medica privata e lavoro flessibile, ma il più apprezzato in assoluto è lo smart working (67%).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!