A chi gli ha domandato se quest’anno potrebbe essere quello giusto per trovare un partner al Monte dei Paschi di Siena, considerata una “Cenerentola” tra le banche italiane, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto così: “La scarpetta è pronta, il 2024 credo debba essere l’anno buono”.
Una risposta che, come riporta Il Sole 24 Ore, non lascia spazio ad interpretazioni. Da tempo il Tesoro sta proseguendo nel suo percorso di dismissione della sua partecipazione di controllo di Mps: dal 64% del capitale di partenza alla cessione di un primo maxi-pacchetto del 25%; poi l’ulteriore cessione di un 12,5%, con l’atterraggio a quota 26,73%, come certificato dalle ultime rilevazioni Consob.
Insomma, le operazioni di alleggerimento continuano ma resta da capire se nel frattempo si troverà l’intesa con un possibile compratore, che faccia un ingresso graduale nel capitale in vista di una futura uscita del Tesoro. Non è da escludere però che, se il partner non dovesse trovarsi, il Mef rimanga nel capitale anche oltre la scadenza del 2024, Bruxelles permettendo.