Come già fatto per altre realtà, la Banca centrale europea chiederà anche ad UniCredit di ridurre drasticamente e velocemente il suo business sul suolo russo. A dare notizia di questo giro di vite è stata Reuters, citando fonti ben informate.
Attualmente la Bce non ha commentato i rumors, mentre UniCredit ha fatto sapere di non aver ricevuto, ameno per ora, alcuna comunicazione a riguardo.
L’istituto di Piazza Gae Aulenti è una delle banche europee più esposte in Russia, nonostante abbia ricevuto l’invito, non vincolante e non legale, da parte del supervisore bancario a ridimensionare le attività nel territorio russo, per fini di stabilità e per allinearsi alle sanzioni Ue contro Mosca. Si tratta del penultimo passo prima che la Bce possa imporre sanzioni agli istituti che non si dovessero attenere alla richiesta.
L’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha dichiarato a febbraio che la strategia della banca in Russia è rimasta invariata e che l’istituto sta continuando a ridimensionare l’attività. La divisione russa della banca ha registrato un utile ante imposte di 890 milioni di euro nel 2023, circa il 7,7% del totale del gruppo. L’utile ante imposte di 210 milioni di euro nel 2021, prima dello scoppio della guerra.