L’attuale incertezza economica e il contesto geopolitico mondiale influiscono sul settore finanziario che sta affrontando sia le nuove dinamiche di mercato che la trasformazione digitale. Nonostante questo, gli italiani hanno fiducia nelle società finanziarie da cui ricercano maggiore sicurezza informatica, semplificazione dei servizi e trasparenza. Queste sono le prime evidenze emerse in “State of Finance”, ricerca proprietaria di Initiative, agenzia media del gruppo IPG Mediabrands che delinea il profilo di coloro i quali si relazionano con il mondo finanziario: consumatori pragmatici, alla ricerca di solidità e certezza. Inoltre, il report restituisce una fotografia degli italiani che mostrano fatica nel risparmiare più di 5mila euro l’anno anche se ci sono generazioni che riescono a gestire meglio il denaro. Esaminando il panorama secondo le fasce di età, si possono individuare delle tendenze generazionali: la Gen Z sceglie dai social, ricerca semplificazione e novità, mentre i Millennial sono più cauti e accettano consigli. Queste due generazioni hanno però un’attitudine simile quando si parla di comportamento d’acquisto: ricercano entrambi un feedback più esperto in filiale, ma poi finalizzano il processo online. Guardando poi a Gen X e Baby Boomer, scelgono istituti consolidati, con servizi e valori a loro affini. Inoltre, il punto fisico è fondamentale perché luogo in cui avviene tutto il processo decisionale d’acquisto.
Il 93% degli italiani usufruisce di servizi bancari, quindi questa sottocategoria risulta essere omogenea in termini socio- demografici. Per l’81% degli italiani una banca deve essere in grado di rispondere alle esigenze dei suoi utenti per poter essere quella scelta. Per questo, la preferenza di un marchio bancario su un altro è la metrica principale che guida questa sottocategoria. Al contempo, è fondamentale la diffusione di una banca e la sua facilità di utilizzo. Inoltre, la reputazione di una banca si costruisce su una comunicazione trasparente e corretta verso il consumatore (72%). Nello specifico, per chi usufruisce di prodotti bancari, rilevante è l’attenzione al rapporto qualità-prezzo (82%). Tra le tre sottocategorie, il banking è quella dove il punto fisico è il più rilevante, insieme a touchpoint digitali specializzati. Infine chi richiede servizi assicurativi vive in medi centri abitati e quindi riesce a risparmiare di più. Sono persone con un alto livello di istruzione che si riflette nel loro ruolo lavorativo di dirigenti e nel loro stipendio di fascia alta. La Favorability si ricerca anche per i servizi assicurativi, di cui però il 73% degli italiani sceglie la buona reputazione, che si costruisce attraverso il Word of Mouth e la raccomandazione del brand. Difatti, è importante il passaparola: spesso coloro che sottoscrivono servizi assicurativi vogliono essere “rassicurati” da persone di cui si fidano.