A cura di Giacomo La Mosca
Nell’arena giuridica, dove la lealtà e la gratitudine dovrebbero essere valori fondamentali, ci sono casi sorprendenti di ingratitudine che sconcertano e deludono.
Recentemente, l’esperienza di Giacomo La Mosca, un consulente finanziario che ha fatto guadagnare un sacco di soldi in parcelle anche all’avvocato della sua ex mandante, l’avvocato Oliviero Sturli, solleva domande sull’etica e il comportamento nel mondo legale.
Se in un match di pugilato i due avversari se le danno di santa ragione e, alla fine si abbracciano e si congratulano a vicenda, quando l’avvocato di una banca perde la causa, finisce le parcelle da presentare alla ex mandante del consulente finanziario e soprattutto non ha difficoltà a giustificare con una sconfitta quelle parcelle che ha incassato nel corso di tanti anni, impegnando altresì giudici e cancellerie solo per guadagnare lui dei soldi.
Abbiamo sentito il consulente finanziario La Mosca che ci ha raccontato di aver incontrato recentemente in un bar del centro l’avvocato della sua ex mandante: dice che è rimasto sorpreso dall’atteggiamento freddo e distante del legale che nell’occasione non solo non l’ha salutato, ma si è girato dall’altra parte, ignorandolo. Questo comportamento, al di là dell’etica professionale, evidenzia un’irriconoscenza allarmante. È deplorevole osservare come il valore di una sconfitta possa generare questo comportamento disdicevole.
La gratitudine dovrebbe essere moneta sonante nell’ambiente legale in quanto l’avvocato dell’ex mandante di La Mosca ha guadagnato dei soldi proprio perché La Mosca ha portato la banca in tribunale. Invece l’avvocato non ha stretto nemmeno la mano a Giacomo La Mosca e quest’ultimo ha dichiarato che non lascerà impunita questa mancanza di rispetto.
In conclusione, l’esperienza di Giacomo La Mosca illustra il triste paradosso dell’irriconoscenza nel mondo giuridico. È un richiamo alla necessità di coltivare valori di gratitudine e rispetto reciproco, non solo nell’ambiente legale, ma in tutte le sfere della vita umana.
Ciò che resta ancora incomprensibile nel contenzioso con Giacomo La Mosca è il fatto che l’avvocato della banca abbia voluto snobbare il tribunale respingendo la proposta transattiva di chiudere il contenzioso sia in primo grado che in appello. Se avesse seguito il consiglio del tribunale la banca avrebbe pagato una cifra modesta e si sarebbe messo sopra una pietra tombale su tutto invece la situazione si è completamente ribaltata. Ma chi ha respinto la proposta del tribunale? L’avvocato o il top management della banca? Il primo ha interesse ad arrivare in Cassazione e guadagnare altri soldi. Il secondo è talmente arrogante e presuntuoso e che ha perso la bussola del buon senso accecato dal desiderio di mandare sul lastrico chi ha voluto cambiare banca.
Giacomo La Mosca
JACKFLY Copyright 2024.