Sempre più spesso le grandi banche-reti legano il proprio nome ad attività di grande rilevanza sociale, solidali o di vera e propria beneficenza, anche attraverso fondazioni proprie, collaborazioni o tramite iniziative di filantropia. Alcune reti aderiscono invece alle iniziative di solidarietà realizzate dai gruppi bancari e assicurativi che le controllano. BLUERATING ha passato in rassegna alcune delle iniziative più rilevanti messe in campo negli ultimi anni.
AZIMUT
Dal 2011 in poi Azimut ha dato vita alla Fondazione Azimut Onlus, che ha la sua anima nelle persone che ne fanno parte. Infatti, non avendo una propria autonoma struttura organizzativa, opera grazie al contributo volontario e totalmente gratuito dei consulenti e dei dipendenti del gruppo impegnati in diverse attività, anche di carattere amministrativo, nel seguire i progetti e nel rendicontarli. Nei primi 12 anni sono stati erogati 15 milioni di euro. Risorse preziose che derivano non solo da contributi volontari ma soprattutto dall’impegno del gruppo Azimut che ogni anno devolve alla fondazione l’1% dei suoi utili. Nei primi quattro anni l’attività della fondazione si è focalizzata esclusivamente sul problema del bisogno economico. Tra i progetti sostenuti dalla fondazione possiamo citare quelli rivolti a donne vittime di violenza come Casa Femminile Lumière, inaugurata di recente a Catania per accogliere donne in difficoltà, un rifugio antiviolenza come Casa Virginia a Padova che ospita donne e bambini allontanati da situazioni pericolose o ancora il progetto “InBloom” a Milano per sostenere giovani mamme adolescenti a riprendere gli studi, cercare lavoro e conquistare l’indipendenza economica. Nella sfera lavorativa e di recupero la Fondazione Azimut, a fianco di Fondazione Cave Canem, ha sostenuto progetti come “Cambio Rotta” per giovani autori di reato che, nello scontare il periodo di messa alla prova, svolgono attività socialmente utili a favore di animali in canile.
Un’altra iniziativa sostenuta è “Fuori dalle Gabbie”, che coniuga percorsi di formazione, riscatto sociale e inclusione lavorativa di persone detenute nel carcere di Spoleto all’assistenza ai cani. Per finire, l’ultimo lanciato progetto lanciato quest’anno è “Generazione 4C”, rivolto a giovani donne under 35, giovani provenienti da contesti non abbienti e giovani autori di reato per permettere loro di costruirsi un percorso professionale. La Fondazione è impegnata anche nel recupero e nel riscatto dei territori come con il Quartiere Danisinni a Palermo, un’iniziativa partita con la realizzazione di una fattoria, proseguita poi nel risanamento di un piccolo borgo e con l’avvio di un progetto di collegamento con il resto della città. L’impegno della fondazione è emerso con forza anche in occasione di impreviste calamità, quando l’azione congiunta insieme Comitato di Sostenibilità di Azimut Holding ha permesso di rispondere in tempi rapidi a bisogni urgenti. Possiamo citare il milione di euro stanziato per contrastare gli effetti della pandemia, la guerra in Ucraina e gli oltre 800mila euro per fronteggiare l’arrivo in Italia di decine di migliaia di profughi, l’intervento umanitario in Turchia a seguito del violento terremoto del 2023 con l’invio di beni di prima necessità e un investimento di 350mila euro per la realizzazione di un villaggio, o ancora l’alluvione nelle Marche e in Emilia Romagna e i 400mila euro destinati alle zone colpite.
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Fideuram Ispb