State Street supera il trimestre

L’utile netto del periodo si attesta così a 477 milioni di dollari, contro i 358 milioni dello stesso periodo del 2007.  Il risultato tiene conto di un accantonamento straordinario legato a possibili perdite su un’operazione di prestito garantito con Lehman Brothers Holdings.

Alla fine del trimestre, State Street deteneva 14,05 trilioni di dollari in custodia, e 1,69 trilioni di dollari in gestione. Il gruppo, che come altri money manager ha patito la discesa dei listini, è riuscito a contenere le perdite grazie alla fornitura di servizi di accounting sui portafogli.

La società inoltre ha detto che potrebbe intervenire nella gestione di alcuni portafogli ‘difficili’ in carico alla controllata State Street Global Advisors: questa operazione potrebbe portare ad un’ulteriore accantonamento di 400/450 milioni di dollari.

State Street, infine, aggiunge che riceverà due miliardi di dollari dal tesoro Usa nel progetto di rilancio del sistema bancario degli Stati Uniti.

Un momento difficile per tutti i player

La scorsa settimana altri due manager avevano diffuso i dati relativi alle masse gestite. Franklin Resources Inc e Invesco Ltd, due dei più grandi asset manager degli Stati Uniti, hanno registrato un calo delle masse in settembre.

Franklin ha dichiarato che le masse gestite sono calate del 10% in settembre: il patrimonio gestito scende così a 507,2 miliardi di dollari contro i 563,5 miliardi di un mese prima. Nell’ultimo trimestre, le masse sono calate complessivamente del 12,6% rispetto il dato dello scorso 30 giungo, quando il patrimonio era di 580,2 miliardi di dollari.

Invesco, alla fine di settembre, disponeva di un patrimonio di 409,6 miliardi di dollari, in calo dell’8,9% rispetto al mese precedente (449,8 miliardi). Alla fine di giugno, il patrimonio è sceso dell’11,2% a 461,3 miliardi di dollari.

A livello di asset class, Franklin spiega che la componente equity è scesa a 263,2 miliardi di dollari alla fine di settembre, dato che si paragona con i 300 miliardi del mese precedente.

Invesco,  ha rilevato un calo dei patrimoni dei prodotti monetari pari al 13% per un Aum totale di 81,1 miliardi di dollari. Franklin, invece, ha visto crescere gli asset dei monetari a 7,3 miliardi di dollari alla fine di settembre, contro i 7 miliardi del mese precedente.

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