La data è rimasta negli annali: 10 dicembre 1976. Quel giorno esatto il governo libico entrò per la prima volta, e energicamente, nel capitale azionario di una grande impresa italiana, la Fiat, suscitando curiosità, ma anche disapprovazione, nell’intera comunità finanziaria.
Attraverso la Libyan Arab Foreign Bank, lo stesso veicolo utilizzato oggi per UniCredit, i il governo di Tripoli acquistò il 9 per cento del gruppo automobilistico torinese, che, per via della crisi energetica, navigava allora in acque difficili. Una situazione alquanto simile a quella dell’istituto guidato da Alessandro Profumo (nella foto).
Come ha appreso Piazza Affari la notizia dell’ingresso nel capitale UniCredit del colonnello Gheddafi?
Basti pensale che il titolo Unicredit non è riuscito a entrare in contrattazione per eccesso di rialzo poiché il progresso teorico sarebbe dell’89%!
Direi che è stato disposto un benvenuto con i fiocchi.