Banca Generali, il portafoglio è su misura

Uno strumento realmente personalizzabile su misura per i bisogni dei clienti e in grado di adattarsi a tutte le stagioni dei mercati. È questo che puntano a essere le gestioni patrimoniali individuali, uno dei prodotti potenzialmente più versatili nel ventaglio a disposizione dei private banker, per affrontare scenari differenti, dai periodi di rally alle più complesse fasi di volatilità.

Sopra il miliardo

Queste fasi che possono alternarsi rapidamente, come si è visto da ultimo quest’estate, e che richiedono a risparmiatori e professionisti sangue freddo e l’uso di una gestione attiva e flessibile per non essere presi in contropiedi. Tra i big italiani del private banking, uno dei player ad avere creduto con più forza nel valore di questi strumenti è Banca Generali. Le gestioni patrimoniali della banca del Leone hanno raccolto da inizio anno circa 1 miliardo di euro e a fine giugno registravano asset in gestione per quasi 11 miliardi. E di recente le linee di gestione sono state messe a disposizione della clientela della nuova private bank svizzera del gruppo: BG Suisse. Un successo tra la clientela che affonda le sue radici in una scelta fatta ormai 6 anni fa, per rendere questo prodotto uno strumento in grado di essere sartorializzato sulle esigenze del cliente, come spiega Mario Beccaria, responsabile dell’asset management di Banca Generali. “Il riscontro positivo che abbiamo avuto con le nostre gestioni patrimoniali ha alla sua base la riorganizzazione della nostra struttura di asset management avvenuta dopo il 2018, con lo scopo  Alto grado di personalizzazione nelle gestioni patrimoniali di BG, proposte anche in Svizzera Il por tafoglio è su misura  di diversificare il più possibile le filosofie di gestione patrimoniale”, illustra Beccaria.

Sette team

La struttura si basa oggi su sette team, differenziati in base a quattro parametri: target, universo investibile, stile di gestione e cliente di riferimento. Ogni team è responsabile di diverse linee di gestione con caratteristiche e strategie peculiari. “Siamo stati tra i primi a concepire questi ‘silos verticali’, ben differenziati, così da permetterci di diversificare la gamma e dare diverse risposte in funzione delle diverse condizioni di mercato”, prosegue Beccaria. La selezione di una o più linee d’investimento offre ai clienti la possibilità di costruire un portafoglio finalizzato al conseguimento di diversi obiettivi d’investimento: dalle linee più tradizionali che seguono un approccio di selezione top-down a quelle più dinamiche che offrono elevata rotazione di portafoglio, per passare a quelle più focalizzate sullo stock picking sulla base dell’analisi fondamentale, fino a quelle più orientate alla decorrelazione del portafoglio dalle dinamiche delle asset class tradizionali. “A questa differenziazione tra team di gestione associamo la possibilità di una struttura multilinea, ovvero di combinare una serie di linee di gestione a seconda del cliente e delle sue esigenze, così da permettere alla rete dei nostri private banker di comporre soluzioni veramente su misura. A questo si associano poi una serie di servizi orientati sempre al cliente, dalla rendicontazione alla capacità di compensare le minusvalenze”, aggiunge Beccaria.

Scelta delle strategie

Una personalizzazione che si fa ancora più su misura per i clienti con un portafoglio superiore ai 2,5 milioni di euro, ai quali vengono offerti altri elementi di personalizzazione, come la scelta del benchmark di riferimento, specifiche asset class da includere nel portafoglio e il peso di alcune particolari strategie.

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