IW PI: dopo l’integrazione in Fideuram, tutti i piani di una boutique che guarda al futuro

Da pochi giorni è stata formalmente completata la fusione per incorporazione di IW Private Investments Sim in Fideuram, un’operazione approvata dal CdA di IW PI SIM lo scorso 16 maggio. IW PI continuerà a operare come rete separata, mantenendo la propria organizzazione, il brand e la visibilità sul mercato, pur rientrando sotto un’unica entità legale, quella di Fideuram Ispb. In occasione della conclusione di questo percorso, BLUERATING ha intervistato Fabio Cubelli, direttore generale di IW PI Sim.

A livello organizzativo, quali i principali cambiamenti introdotti dall’operazione e come cambieranno le dinamiche organizzative nella rete IW PI?

In realtà, parliamo di un percorso di integrazione avviato nel 2020, con l’Opas di Intesa su Ubi, e ha comportato un allineamento graduale alle logiche di Divisione, che si è sviluppata nel tempo. Oggi disponiamo di una struttura operativa comune – che include prodotti, servizi e filiali – condivisi tra diverse reti, ma con un modello multi rete strutturato che mantiene brand autonomi e strutture manageriali specifiche. L’operazione di fusione è stata gestita in maniera trasparente, senza impatti rilevanti per private banker e clienti. Oggi i professionisti possono operare con un doppio brand: da una parte IW PI, dall’altra il brand di Divisione, unendo i valori distintivi di IW PI alla solidità di Intesa Sanpaolo e alla leadership della Divisione nel settore del wealth management.

Quali possono essere le sinergie e i vantaggi per i private banker di IW Private Investments e per i clienti?

Uno dei grandi vantaggi per IW PI, una rete di dimensioni contenute ma con potenziale di crescita, è l’accesso a un ampio catalogo di prodotti e servizi della nostra Divisione. Questo offre ai private banker ampie opportunità per proporre soluzioni di investimento e di consulenza ai clienti. Inoltre, mettiamo a disposizione una piattaforma informatica avanzata costantemente aggiornata – sia per i consulenti che per la clientela, in cui sono stati fatti investimenti significativi a livello di gruppo e Divisione. La possibilità di investire in prodotti, location, marketing e crescita continua ci consente di garantire  valore aggiunto ai nostri clienti e professionisti.

Qual è il posizionamento competitivo di IW PI all’interno di Fideuram Ispb dopo la fusione?

IW PI è la rete più piccola della Divisione – con circa 9 miliardi di euro di masse gestite e circa 530 consulenti, che accompagnano 60.000 clienti. Questo, tuttavia,  rappresenta un punto di forza: una struttura manageriale autonoma che conosce in profondità le esigenze della rete e dei clienti. Le dimensioni ridotte permettono anche una maggiore vicinanza tra consulenti e manager, creando un ambiente ideale per progetti pilota della Divisione, come quelli dedicati ai giovani o al rilancio della consulenza evoluta, che oggi coinvolge quasi il 15% della clientela di IW Private.

Prevedete nuovi reclutamenti nella rete IW PI?

Sì, il 2024 è stato un anno di forte rilancio per il reclutamento in IW PI, grazie alla stabilità derivante dal completamento dell’integrazione; la strada ora è tracciata.

Fino ad oggi abbiamo inserito 43 nuovi consulenti, con l’obiettivo di arrivare a 50 entro la fine dell’anno. Stiamo cercando professionisti affermati, ma anche giovani da inserire in team verticali, composti da consulenti senior e junior. Inoltre, poniamo grande attenzione allo sviluppo del talento femminile, con l’obiettivo di ridurre il gap di rappresentanza, che attualmente vede solo poco più del 20% di donne nella professione. Nel 2025, puntiamo a superare i risultati di quest’anno, sfruttando il consolidato posizionamento di IW PI all’interno della Divisione.

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