Dopo un 2023 dove i consulenti finanziari erano stati capaci di portare a casa la terza migliore raccolta annuale di sempre, pari a 43,9 miliardi di euro, sebbene questa abbia visto solamente 2,8 miliardi frutto del risparmio gestito, il 2024 sembra offrire uno scenario ancora migliore.
Al di là della questione strettamente legata alla consistenza degli afflussi (la nostra analisi termina con gli ultimi dati disponibili relativi al periodo gennaio-settembre 2024, dove la raccolta cumulativa è stata di 34, 7 miliardi di euro, comunque superiore ai 32,7 miliardi del periodo corrispondente del 2023), a impressionare è la virata decisa degli stessi verso la “qualità”, cioè gli apporti dedicati al risparmio gestito. Se andiamo infatti a confrontare i primi tre trimestri 2023 con quelli del 2024, ci ritroviamo con afflussi più di dieci volte superiori, passati dagli 1,3 miliardi di euro del gennaio-settembre 2023, agli attuali 15,3 miliardi; più nel dettaglio, i fondi comuni hanno visto crescere i loro apporti dai 2,4 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2023, ai 7,9 miliardi dei primi nove mesi del 2024. Insomma, i consulenti sono stati capati di superare il lavoro già eccellente fatto lo scorso anno e lo hanno condito con una ritrovata propensione alla cura del risparmio verso un’ottica di investimento, più che di mero deposito della liquidità.
Come tradizione ormai vuole, BLUERATING ha voluto compilare l’attesa “pagella” di fine anno, dando – sulla scia di quanto fatto nel 2023 – un plusvalore a chi è stato capace di ottenere buoni risultati nell’ambito dell’asset management; oltre ai consueti risultati calcolati sulla base dei dati Assoreti su afflussi netti, procapite e variazione dell’organico, abbiamo moltiplicato per 1,5 il punteggio derivante dal piazzamento nella classifica del procapite gestito. A questi numeri abbiamo come sempre affiancato una valutazione ragionata su quanto fatto dalle singole reti nei primi nove mesi del 2024, con tanto di considerazione finale racchiusa, a seconda dei casi, in una parola o in una frase. Tra conferme e sorprese, ecco la nostra classifica.
11 posto: Banca Widiba, INCOMPLETA
Brutto passo indietro in classifica. E’ vero che probabilmente la raccolta complessiva del 2024 sarà simile, se non superiore, a quella del 2023, tuttavia se andiamo a considerare la prestazione della rete di casa Mps in relazione agli altri competitor, questa non può essere considerata soddisfacente: ultima nella raccolta, penultima nel procapite totale e terzultima in quello gestito. Lo scorso anno la pagella la vedeva ottava, ora ultima: Banca Widiba sembra non riuscire a fare ancora il salto di qualità che ormai tutti si attendono da anni, in funzione delle ottime idee e competenze espresse sul mercato. Come sempre dietro l’angolo troviamo una capogruppo il cui assetto proprietario rimane un rebus, cosa non da poco.
10 posto: Zurich Bank, INGOLFATA
Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che una posizione superiore in classifica rispetto al 2023 è stata conquistata. Tuttavia il mercato si aspetta un ulteriore passo in avanti da Zurich Bank, rete che ha tutte le qualità per potere ambire a risultati ben più prestigiosi. Il motore è acceso ed è sicuramente di ottimo livello, ma c’è ancora qualcosa che non gli permette di sprigionare tutta la potenza potenziale: la penultima posizione nel procapite gestito non può lasciare indifferenti. Sarà il 2025 l’anno della svolta?
9 posto: Finint, BOTTE PICCOLA
Com’era il detto? Nella botte piccola c’è il vino buono. E così Finint, rete che conta 189 professionisti, riesce a garantire numeri e una posizione in classifica superiori rispetto ad altre reti molto più strutturate. Non siamo di fronte al capolavoro (male la raccolta nel gestito, che soffre addirittura deflussi), ma a una prestazione di tutto rispetto che merita di essere riconosciuta. In particolare degna di nota è la raccolta procapite, seconda solamente a quella di Mediobanca Premier.
8 posto: Bnl Bnp Paribas LB, WORK IN PROGRESS
Sicuramente ci lascia un po’ interdetti il passaggio dal quinto all’ottavo posto per una delle più frizzanti reti nostrane. Può darsi che si tratti di un naturale periodo di “riassestamento” in seguito alla nuova organizzazione della società, la quale ha visto il passaggio di timone come responsabile della rete da Luca Romano a Stefano Manfrone; a pesare infatti sul risultato complessivo in termini di punti è la mancata crescita dell’organico, il quale ha visto l’uscita di 4 professionisti rispetto a inizio 2024. Non resta quindi che aspettare il prossimo anno per ritrovare, ne siamo sicuri, una posizione in classifica decisamente più soddisfacente.
7 posto: Fineco FUORI LUOGO
E’ probabilmente quello di Fineco il risultato più sorprendente di queste pagelle che raccontano i primi 9 mesi del 2024. Se lo scorso anno la squadra guidata da Alessandro Foti otteneva in scioltezza il podio, con un terzo posto meritatissimo, questa settima posizione attuale stona non poco. Terzo posto nella raccolta complessiva, ma poco brio sul fronte del procapite e della crescita dell’organico: Fineco è un top player del mercato ed è condannata a lottare per vincere. Quest’anno è andata così, la testa forse è già al 2025.
6 posto: Credem, IL RISCATTO
Lo scorso anno parlavamo delle naturali difficoltà derivanti dalla riorganizzazione della struttura manageriale della consulenza finanziaria. Oggi, possiamo dirlo, Credem ha ripreso con forza la propria marcia: nel segno della tradizione e della solidità. Molto bene sul fronte della crescita dell’organico (terzo posto) e performance soddisfacente anche nelle altre mini classifiche: una ritrovata costanza che ha portato i suoi frutti e che sembra destinata a consolidarsi ulteriormente.
5 posto: Fideuram Ispb, LUPO DI MARE
La più grande e antica rete italiana, come diciamo da sempre, non stecca mai. Anzi, in questo 2024 guadagna pure due posizioni nella nostra classifica, dimostrando ancora una volta di sapere navigare il mercato della consulenza finanziaria in Italia come solo un vecchio lupo di mare sa fare. Neanche a dirlo è sua la dominante prima posizione nella raccolta netta, condita da un numero di punti relativi a procapite totale e procapite gestito superiore allo scorso anno. La crescita dell’organico non è il massimo, ma di fronte a 6753 professionisti che hanno portato questi risultati possiamo anche sorvolare.
4 posto: Banca Mediolanum, SEMPRE IN VETTA
Nonostante il podio mancato per un soffio, Banca Mediolanum corona un altro anno all’insegna della capacità quasi unica di offrire una raccolta solidamente ancorata alla qualità del gestito. La squadra di Massimo Doris ha la seconda raccolta complessiva e il terzo miglior procapite gestito, quest’ultimo elemento che, grazie al moltiplicatore, incide con forza sul numero di punti acquisiti totali. Come diceva Ennio Doris, “C’è anche domani”; e noi siamo sicuri che anche domani, ormai è una certezza, Banca Mediolanum sarà ai vertici dell’industria dell’advisory nostrana.
3 posto: Allianz Bank FA, COSTANTE
Anche se non ha conquistato la vetta della nostra classifica come nel 2023, Allianz Bank FA si conferma ancora una volta tra i protagonisti assoluti della consulenza finanziaria in Italia. La rete del gruppo di Monaco di Baviera porta a casa la coppa di primatista nella mini-classifica probabilmente più ambita, quella relativa al procapite gestito e lo fa lasciando ancora una volta le briciole agli avversari. Una solidità che si conferma di anno in anno e che ci porta a immaginarla ancora sul podio, con una certa dose di sicurezza, anche nel 2025.
2 posto: Banca Generali, RUGGITO
Abusiamo ancora una volta della metafora legata al Leone di Trieste, per dire che Banca Generali ha nuovamente ruggito. La vetta è sfuggita di una sola posizione, ma i numeri mostrati dalla rete guidata da Gian Maria Mossa sono ancora una volta sorprendenti per qualità e quantità: quarta per raccolta, seconda migliore crescita di organico, terza per procapite complessivo e ancora quarta per procapite gestito. Banca Generali non molla mai e lotta sempre con fierezza, proprio come farebbe il re della foresta…è già stato detto?
1 posto: Mediobanca Premier, ENFANT PRODIGE
Primo anno in classifica con la nuova denominazione societaria e primo posto raggiungo con una facilità disarmante. Avevamo definito CheBanca! “un fenomeno”; bene, Mediobanca Premier ne ha acquisito i geni e in un anno ha già conquistato tutto il conquistabile. Forte anche del conteggio in organico – oltre dei reclutamenti in senso stretto – dei consulenti precedentemente dipendenti delle agenzie, la rete guidata da Lorenzo Bassani porta a casa in sequenza: 3,1 miliardi di raccolta, migliore raccolta procapite e seconda migliore raccolta procapite relativa al gestito. Numeri da predestinata, ancora una volta.