Banco Bpm si appresta ad aggiornare il proprio piano industriale entro il primo trimestre, con un aumento della redditività e della remunerazione degli azionisti, secondo l’edizione di sabato del Corriere della Sera. Possibile anche un ritocco dell’offerta per Anima, aggiunge il quotidiano.
Emissari di UniCredit hanno avuto nei giorni scorsi colloqui a Palazzo Chigi con la funzionaria responsabile per i dossier ‘golden power’ per discutere dell’offerta per Banco Bpm, riferisce La Stampa nell’edizione di sabato. Secondo il quotidiano, il governo potrebbe mettere paletti all’operazione chiedendo garanzie su numero degli sportelli e livelli occupazionali.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Banco Bpm starebbe preparando un aggiornamento del proprio piano industriale, previsto entro il primo trimestre del 2025, con l’obiettivo di estenderlo fino al 2027. Il nuovo piano, nel dettaglio, mirerebbe a incrementare la redditività e a migliorare la remunerazione degli azionisti, aumentando la percentuale di payout attualmente fissata a due terzi dei profitti.
Inoltre, l’aggiornamento del piano potrebbe includere il dossier Anima, sulla quale Bpm ha lanciato un’Opa tramite Banco Bpm Vita, con un prezzo di 6,2 euro per azione, suggerendo la possibilità di un rilancio dell’offerta.
Parallelamente, il Governo italiano sta valutando l’offerta di UniCredit su Banco Bpm utilizzando i poteri speciali previsti dal “golden power” per proteggere gli asset strategici nazionali. Ciò potrebbe comportare richieste di garanzie sul numero degli sportelli e sui livelli occupazionali per salvaguardare l’occupazione e la presenza territoriale.
Nel frattempo, Banco Bpm continua a perseguire i propri obiettivi strategici, cercando di rafforzare la propria posizione nel mercato e di garantire valore aggiunto ai propri azionisti, mentre le autorità e gli stakeholder monitorano attentamente gli sviluppi delle offerte e delle strategie in corso.