I figli di Sven-Goran Eriksson ereditano milioni di debiti: l’allenatore fu truffato dal proprio cf

Un debito da 10 milioni di euro. Ammonterebbe a questa cifra l’infelice eredità rimasta ai figli dell’ex allenatore della Lazio e c.t dell’Inghilterra Sven-Goran Eriksson, morto lo scorso 26 agosto all’età di 76 anni dopo una lunga malattia.

Secondo una prima ricostruzione da parte dei media svedesi, la sua proprietà a Sunne, nella contea di Värmland, è stata messa in vendita dai suoi figli per cercare di sanare almeno una parte delle passività, con l’abitazione che varrebbe circa 2 milioni di euro.

Una pesante problematica economica nata da una truffa orchestrata nei primi anni 2000 dall’ex consulente finanziario di Eriksson, tale Samir Khan, che lo convinse ad effettuare investimenti fallimentari, tra cui l’acquisto di quasi 100 appartamenti a Southsea, nell’Hampshire: “Probabilmente Samir Khan è l’unica persona sulla Terra che odio. Non sono un tipo che ha molti nemici, ma mi sento deluso e arrabbiato perché mi sono fidato di quest’uomo per molti, molti anni. Gli ho dato troppa libertà” aveva dichiarato l’allenatore dopo aver chiuso il rapporto professionale con l’ex consulente nel 2007, prima di denunciarlo.

Nonostante la sentenza a suo favore, Eriksson non è mai riuscito a recuperare i fondi persi in quanto Khan dichiarò bancarotta. La scomparsa dell’allenatore ha purtroppo lasciato in eredità questioni complesse, tra cui circa 9 milioni di euro di debiti con l’HM Revenue & Customs, l’Agenzia delle Entrate del Regno Unito.

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