Consulenti, come i robo-advisor minacciano le banche-reti tradizionali

Nel prossimo futuro le reti dovranno affrontare sfide complesse legate a cambiamenti nelle normative, tecnologia e dinamiche socio-economiche. Le nuove regolamentazioni richiederanno maggiore trasparenza e separazione tra consulenza e distribuzione, insieme all’integrazione dei criteri Esg, che aumenta la complessità operativa. L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione rappresentano leve strategiche per migliorare efficienza e personalizzazione, ma necessiteranno di investimenti e formazione costante. Sarà fondamentale bilanciare innovazione tecnologica e qualità relazionale per mantenere standard elevati nei servizi. Sul piano competitivo, i robo-advisor minacciano le reti tradizionali, soprattutto nel conquistare giovani clienti con approcci digital-first e costi ridotti. Per differenziarsi, le reti devono saper unire competenza tecnica ed empatia relazionale.

Le esigenze demografiche dei clienti pongono ulteriori sfide: i giovani richiedono servizi tecnologici accessibili, mentre la clientela tradizionale predilige relazioni personali. Soddisfare entrambi i segmenti sarà cruciale per il successo. L’instabilità economica globale e il cambiamento climatico accentuano l’urgenza di adattarsi a mercati volatili. Le reti dovranno supportare i clienti nella gestione del rischio, offrendo consulenze su misura per scenari complessi come inflazione e tassi variabili. La formazione continua sarà essenziale per sviluppare competenze tecniche e soft skill, rispondendo così a richieste personalizzate in aree come pianificazione pensionistica e gestione patrimoniale. La pressione sui costi, intensificata dalla concorrenza digitale, impone nuovi modelli di pricing, che valorizzino la qualità della consulenza. Per affrontare queste sfide, le reti dovranno adottare modelli di business agili, integrando tecnologia e consulenza umana.

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