La Banca Popolare di Sondrio ha presentato un nuovo piano strategico per consolidare la propria indipendenza e rispondere all’offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Bper.
Nel dettaglio, l’istituto valtellinese punta a generare un utile cumulato di 1,8 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, distribuendo ai propri azionisti dividendi per un totale di 1,5 miliardi di euro, raddoppiando così quanto erogato negli ultimi tre anni. E il payout ratio salirà all’85% già dal 2025, rispetto al 63% del 2024, senza compromettere la solidità patrimoniale, con un Cet1 superiore al 14% al termine del piano.
In un comunicato la banca ha poi sottolinea che la nuova strategia riafferma il suo posizionamento come realtà autonoma, dinamica ed efficiente, radicata nei territori e attenta alla clientela, con l’obiettivo di creare valore duraturo per tutti gli azionisti.
L’utile netto stimato per il 2027 è di 583 milioni di euro, in linea con i risultati record ottenuti nel 2024, nonostante l’atteso calo dei tassi di interesse, il ritorno sul capitale si manterrà sopra il 14% per l’intero periodo del piano, e la redditività operativa raggiungerà 1,5 miliardi di euro, con il margine di interesse che si attesterà a 1 miliardo di euro.
Il piano prevede anche una riduzione del costo del rischio, che passerà dai 53 punti base del 2024 ai 38 punti base nel 2027, con un npl ratio netto stabile all’1,1%.
Sul fronte degli investimenti, la banca destinerà oltre 400 milioni di euro al potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e innovare i servizi offerti. Il rapporto costi/ricavi è atteso al 42% nel 2027, segnale di una gestione attenta alla sostenibilità economica.
I volumi relativi al risparmio gestito e assicurativo cresceranno poi a detta dell’istituto, fino a 14,4 miliardi di euro (+11%), accompagnati da un aumento dei premi assicurativi.
Tra le iniziative strategiche spicca la valorizzazione del business di merchant acquiring, attraverso il rinnovo della partnership con Nexi.
Commentando il piano, l’amministratore delegato della Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini, come riportato da MF, ha affermato «La crescita autonoma ci ha consentito di preservare la nostra cultura aziendale e il nostro modello di servizio, basato su relazioni di lungo termine con la clientela e su soluzioni personalizzate. Questa consapevolezza e la nostra solidità ci spingono a fissare obiettivi ancora più ambiziosi per il futuro».