Banco Bpm ha superato il traguardo del 50% delle adesioni nella sua offerta pubblica di acquisto da 1,78 miliardi su Anima, come riportato da Milano Finanza. Un contributo determinante è arrivato dal gruppo Caltagirone, che ha confermato la vendita della propria quota del 5,84%, aggiungendosi agli altri azionisti di peso come il gruppo Fsi (9,6%) e Poste Italiane (11,7%). Inoltre, anche il top management, investitori istituzionali e azionisti retail hanno partecipato all’operazione.
Il raggiungimento della soglia del 45%, condizione essenziale per l’efficacia dell’opa come riportato nel prospetto informativo, è stato ampiamente superato. Gli operatori di mercato ritengono plausibile che Banco Bpm possa arrivare a conquistare il 66,67%, quota fissata come obiettivo iniziale dell’operazione.
A dare una spinta decisiva all’iniziativa è stato il rilancio a 7 euro per azione deciso a febbraio dalla banca. L’assemblea degli azionisti ha approvato questa scelta, convincendo il mercato e migliorando l’andamento del titolo. Dopo il rialzo dell’offerta rispetto ai 6,2 euro iniziali, le azioni di Anima non hanno mai superato i 7 euro in Borsa e nella giornata di ieri hanno chiuso a 6,98 euro. Gli analisti prevedono un’ulteriore accelerazione delle adesioni negli ultimi giorni disponibili per aderire all’Opa, il che potrebbe spingere ulteriormente la soglia di partecipazione.
