Standard Ethics ha pubblicato lo studio “La sfida della sostenibilità per le banche non quotate italiane” con l’obiettivo di valutare la capacità delle banche non quotate italiane di interpretare e semplificare i temi di sostenibilità per renderli funzionali ai rapporti con clientela, fornitori e destinatari dei propri investimenti.
Sono stati esaminati 43 istituti tra gruppi e singole banche non quotate, escludendo gruppi esteri o quotati. E l’indagine ha tenuto conto di 23 marcatori distribuiti in 4 macroaree di appartenenza: i) procedure e policy ESG ii) target ESG iii) valutazioni ESG iv) policy ESG attinenti al settore bancario.
Dallo sudio emergono i seguenti punti chiave:
- solo il 14% delle banche pubblica una policy ambientale;
- solo il 9% pubblica una policy sui diritti umani e nessuna banca ha una policy sull’Intelligenza Artificiale;
- il 19% pubblica una policy sulla parità di genere ed il 26% pubblica una policy su diversità ed inclusione;
- sebbene il 98% del campione pubblichi un Codice Etico o di Condotta, solo il 22% degli strumenti di governo appaiono conformi e dotati di riferimenti internazionali sulla Sostenibilità di Onu, Ocse e Ue;
- soltanto nel 14% dei casi il Consiglio di Amministrazione raggiunge la parità di genere;
- il 55% delle banche analizzate fornisce una rendicontazione ESG standard.
I risultati suggeriscono ampie difformità nella comunicazione e nelle politiche adottate. Sebbene alcune banche non quotate abbiano iniziato un percorso di allineamento alle indicazioni internazionali, nel complesso il divario rispetto agli standard internazionali e alle banche quotate resta significativo. Al netto degli obblighi regolamentari, sembrano rari i casi in cui sia stata effettuata una preventiva analisi di posizionamento sui rischi ESG. Appare diffuso l’impiego di consulenza esterna in termini di comunicazione e rendicontazione ma sporadica l’interlocuzione con agenzie di rating specializzate (solo il 7% dei casi pubblica un rating ESG).
In molti casi, ne deriva una ridotta coerenza delle comunicazioni pubbliche in ambito ESG Risk Management, governance, politiche e target ESG, così come appare debole il loro allineamento alle indicazioni internazionali.