“Più della metà dei giovani professionisti considera il manager una figura chiave nel proprio percorso lavorativo. Inoltre, il 57% dei lavoratori sarebbe disposto a lasciare il proprio posto in presenza di una leadership inefficace o distante”. Parola di Nicola Vallardi, regional manager di Banca Mediolanum, che su LinkedIn ha parlato di questa importante tematica.
“Questi dati pubblicati da una recente ricerca di LinkedIn, parlano chiaro: le nuove generazioni cercano un ambiente professionale che le valorizzi e leader capaci di ispirarle. Il ruolo di un manager può essere visto in modi diversi. Può limitarsi ad una funzione di decisione e controllo di regole e risultati, oppure diventare un acceleratore di talento, un riferimento che fornisce strumenti concreti per la crescita” si legge.
“Personalmente, ho scelto di abbracciare la seconda visione. Credo che il valore di un leader non si misuri solo nei numeri, ma nella capacità di far emergere il potenziale delle persone, offrire una direzione chiara e creare le condizioni per un’evoluzione reale, professionale e personale.
Come cerco di farlo?
Impegnandomi con azioni concrete che si sviluppano intorno a 3 capisaldi:
– Ascolto attivo, perché il talento ha bisogno di confronto e di una guida che sappia valorizzarlo.
– Opportunità concrete, perché il merito deve trovare spazio e riconoscimento in un contesto che lo premi davvero.
– Una visione chiara, perché senza un obiettivo definito è difficile sentirsi coinvolti e costruire un futuro solido.
Oggi più che mai, il lavoro non è solo un luogo, ma un percorso di crescita”.