Il nuovo road-show di Banca Generali sugli investimenti approda a Milano. La terza private bank italiana, al centro di tutte le cronache finanziarie dopo le mire di Mediobanca nel risiko bancario, dopo l’appuntamento di Padova (in corso oggi) incontrerà domani nella città meneghina oltre 550 banchieri per la seconda tappa del ciclo di meeting con la rete sull’intero territorio nazionale, portando l’ultima ventata di novità nell’ambito delle più esclusive strategie finanziarie.
Al centro dell’attenzione le opportunità dalla diversificazione e selezione nelle scelte azionarie e l’innovazione della banca guidata dal CEO Mossa nel campo della previdenza integrativa, con un innovativo “pip” (piano individuale pensionistico) che ben si integra con le necessità di sicurezza nelle proiezioni previdenziali.
L’incertezza dalla scure dei dazi di Trump sta già frenando la crescita globale, portando una notevole volatilità non solo sui mercati ma anche tra le valute. “Sempre più famiglie e imprese ci chiedono strumenti e strategie in grado non solo di proteggere il patrimonio, ma anche di cogliere il valore che le asimmetrie dei mercati globali sanno esprimere” spiega Marco Bernardi -Vicedirettore generale di Banca Generali, a capo dei quasi 2400 professionisti del Leone che guidano il settore della consulenza finanziaria in Italia.
Le novità principali dall’incontro riguardano la presentazione di nuove soluzioni per entrare gradualmente sui listini, poi alcuni nuovi comparti con i partner nell’asset management e, appunto, il nuovo piano di previdenza attiva Premium. L’attenzione all’azionario resta alta, nonostante la rinnovata volatilità di quest’anno, poiché i numeri sono dalla sua parte vista la creazione di valore nel tempo, confermata anche dal rapido recupero delle ultime tre settimane che hanno azzerato i passi indietro dal “Giorno della Liberazione” della Casa Bianca. Nel lungo termine i dati AIPB, l’Associazione Italia Private Banking, segnala come le azioni riescano sprigionare in media il 10,7% annuo contro il 3,9% del reddito fisso.
“Un approccio che combina pianificazione finanziaria a lungo termine con elementi di protezione, sarà sempre più un valore aggiunto nel panorama dei mercati” dichiara Bernardi, che non dimentica la vicinanza alle imprese nelle dinamiche di competitività e nodi legati al passaggio generazionale dove la banca ricopre un ruolo da protagonista –“ci sediamo al fianco degli imprenditori per supportare le scelte più importanti nella pianificazione sia del patrimonio familiare, sia per il futuro dell’azienda, senza conflitto di interesse e in pieno allineamento di obiettivi”. Una spalla per la protezione per le dinamiche patrimoniali in senso lato, per quello che viene chiamato in gergo “wealth management”, business al centro delle mire bancarie, di cui Banca Generali è il punto di riferimento.