Mediobanca: Caltagirone chiede il rinvio dell’assemblea

Caltagirone, azionista di Mediobanca con una quota del 7,39% e Generali con una quota del 6,9%, ha chiesto il rinvio dell’assemblea di Mediobanca del 16 giugno per l’operazione su Banca Generali, lamentando carenze informative e l’indeterminatezza economica dell’offerta.

Attraverso VM 2006, nel dettaglio, ha contestato una “delega in bianco” al CdA, potenzialmente in contrasto con la passivity rule, e ha annunciato un esposto alla Consob. Per Caltagirone, gli accordi tra Mediobanca, Generali e Banca Generali sono infatti imprescindibili per la fattibilità e continuità del progetto.

Secondo MF, anche Delfin, con il 19,8% di Mediobanca e il 10% di Generali, condividerebbe tali perplessità.

Mediobanca ha replicato che la convocazione dell’assemblea risponde a esigenze di trasparenza verso il mercato e le autorità, e che sarebbe illogico negoziare accordi vincolanti senza sapere se l’operazione ha il sostegno degli azionisti. Inoltre, ha ribadito che le materie in discussione non rientrano nelle competenze dell’assemblea, ma spettano al CdA, sottolineando il conflitto d’interessi di Caltagirone già segnalato in passato.

La decisione di Mediobanca di convocare l’assemblea prima della definizione degli accordi è coerente con l’obiettivo di ottenere un chiaro mandato dagli azionisti e garantire piena trasparenza al mercato.

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