Banca Widiba, le soft skill che fanno la differenza nella gestione di un team

Condiviso su LinkedIn dall’area manager di Banca Widiba, Roberto Di Mario, questo pensiero mette in luce come, in un contesto sempre più competitivo e in continua evoluzione, il ruolo del team leader nelle reti di consulenza finanziaria stia diventando sempre più articolato e strategico. “In Banca Widiba, dove la figura del consulente si trasforma costantemente grazie all’innovazione digitale e al progressivo affinamento del servizio al cliente, guidare un team significa comprendere e valorizzare bisogni, limiti e potenzialità delle persone. Significa saper intervenire con fermezza, ma anche con empatia. In questo scenario, le soft skill non sono più semplici qualità accessorie, ma veri e propri strumenti di management quotidiano, fondamentali per generare valore all’interno della rete e nei portafogli dei clienti” si legge.

Comunicazione proattiva

“L’efficacia comunicativa non è più una dote accessoria, ma una leva strategica. Per il leader di un team, comunicare bene significa saper costruire un ponte tra il vertice e i consulenti. È una competenza che si manifesta tanto nei colloqui individuali quanto nei momenti di confronto collettivo: una riunione di coordinamento, se condotta con chiarezza, ascolto e ritmo, può diventare un moltiplicatore di motivazione. La comunicazione diventa così vettore di consapevolezza e adesione”.

Il potere dell’ascolto

“Ogni consulente ha un codice motivazionale diverso. C’è chi è spinto dal riconoscimento pubblico, chi dai risultati numerici, chi dalla possibilità di crescere professionalmente o di conciliare meglio vita e lavoro. Saper ascoltare realmente è l’unico modo per leggere queste leve in profondità.

Un leader efficace allena il proprio ascolto come una competenza tecnica: registra segnali deboli, pone domande esplorative, verifica di aver compreso.

Quando un consulente manifesta disagio verso un cambiamento, spesso una semplice rassicurazione non basta: è necessario capire cosa realmente lo mette in difficoltà. Un team leader efficace sa ascoltare tra le righe e strutturare un piano personalizzato di accompagnamento”.

Empatia e autorevolezza: un equilibrio necessario

“La leadership nella consulenza non è fatta di imposizione ma nemmeno di eccessiva morbidezza. Chi gestisce un team è come un “allenatore esperto”: capace di riconoscere e valorizzare i punti di forza di ciascun membro del team, ma anche di intervenire con fermezza quando si scostano gli standard qualitativi o comportamentali. La fermezza si allea all’intelligenza emotiva, costruendo soluzioni durevoli”.

Gestione della complessità e del cambiamento: dalla reazione alla strategia

“L’ambiente normativo, l’innovazione tecnologica, l’evoluzione delle esigenze della clientela: tutto cambia, e sempre più in fretta. I team leader devono guidare i consulenti non solo nell’adozione di nuovi strumenti, ma anche in una revisione del mindset, soprattutto in una realtà come quella di Banca Widiba. Nelle fasi di cambiamento, molti professionisti potrebbero trovarsi disorientati. I team leader devono saper fornire contesto, accompagnamento formativo e momenti di riflessione condivisa, favorendo un passaggio culturale prima ancora che operativo. La gestione del cambiamento richiede quindi non solo conoscenze tecniche, ma capacità di “orchestrazione emotiva” del team”.

Visione strategica e gestione dei talenti: oltre il coordinamento operativo

“Qualsiasi squadra è un organismo complesso, all’interno del quale alcuni elementi hanno bisogno di essere spinti, altri trattenuti, altri ancora ascoltati con più frequenza. La gestione dei talenti richiede una visione strategica delle risorse umane: capire chi è pronto a fare un salto, chi rischia di perdere motivazione, chi necessita di essere sfidato. Un bravo team leader può adottare strumenti di mappatura delle competenze trasversali, ma deve anche affidarsi all’osservazione diretta. In questo, le soft skill si intrecciano con la capacità di pianificazione: decidere chi coinvolgere in progetti pilota, chi affiancare a profili junior, chi orientare verso una specializzazione. È il passaggio dalla “presenza sul territorio” alla leadership orientata allo sviluppo”.

Autoconsapevolezza e allenamento continuo della leadership

“Infine, ma non meno importante, la capacità di leadership nasce anche dalla consapevolezza di sé. I migliori manager sono quelli che riflettono costantemente sulle proprie azioni, che chiedono feedback al proprio team, che si mettono in discussione. In Banca Widiba, dove la trasformazione digitale si accompagna a una forte centralità della persona, questa consapevolezza è un fattore di coerenza valoriale e forza organizzativa. Un manager che ammette un errore strategico o che accetta suggerimenti operativi da un consulente con minor esperienza, costruisce fiducia. E la fiducia, in una rete di consulenza, è il capitale invisibile che fa la differenza nei momenti di tensione.

Le soft skill non sono accessori, ma strumenti di gestione del valore umano. Chi le padroneggia, sa trasformare un insieme di consulenti in una squadra coesa, proattiva, centrata sul cliente e in grado di affrontare qualsiasi cambiamento con lucidità e motivazione”.

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