Mediobanca-Banca Generali: Banca Mediolanum e Norges si schierano

L’operazione Mediobanca–Banca Generali incassa due endorsement di peso in vista dell’assemblea del 16 giugno. Banca Mediolanum, attraverso i CdA della capogruppo e di Mediolanum Vita, e Norges Bank Investment Management, il più grande fondo sovrano al mondo, hanno annunciato il proprio voto favorevole all’ops lanciata da Piazzetta Cuccia.

Il sostegno arriva in un momento chiave della partita, quando si delinea una progressiva convergenza degli investitori istituzionali verso l’approvazione dell’operazione. Mediolanum, che partecipa all’Accordo di Consultazione tra azionisti Mediobanca, detiene il 3,49% del capitale e ha espresso una posizione chiara: «valutazione positiva delle prospettive di sviluppo industriale e delle previsioni finanziarie legate all’operazione».

Quanto a Norges, forte di un’esposizione dell’1,45%, la decisione è stata resa pubblica direttamente attraverso il portale del fondo. La mossa norvegese, più che simbolica, riflette una linea coerente con quella di altri big istituzionali globali, dai fondi pensione americani (New York, CalSTRS, CalPERS) a gestori attenti ai temi ESG come Calvert e Praxis, tutti allineati ai principali proxy advisor (ISS, Glass Lewis, PIRC).

L’ops sembra dunque attrarre consenso trasversale non solo per motivazioni strategiche, ma anche per un ribilanciamento di visione sul ruolo di Mediobanca nel risparmio gestito. Una tesi supportata anche da Autonomous, che questa mattina ha pubblicato una nota in cui evidenzia la portata potenziale dell’operazione. “Un re-rating del titolo Mediobanca con sinergie elevate avrebbe impatti più forti sul valore”, scrivono gli analisti, indicando una forbice rischio/rendimento più interessante sul target Banca Generali, soprattutto in raffronto con lo scenario alternativo rappresentato da un eventuale assalto di MPS.

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