Bpm ribadisce la propria solidità

Il gruppo guidato da Roberto Mazzotta stima di raggiungere entro la fine del 2008 un indice di patrimonializzazione in linea con quanto previsto dal piano industriale.

Dopo l’appello di Tremonti, Berlusconi e Draghi sul livello di adeguatezza patrimoniale delle banche italiane, stanno arrivando oggi le prime risposte.

Già stamattina UniCredit ha avviato un processo volto alla cessione di asset non strategici, prevista entro fine anno, per rafforzare la propria situazione patrimoniale e oggi è arrivato il comunicato dell’istituto milanese.

Nella nota si legge infatti che, “Bpm in considerazione dell’acquisto di 39 sportelli UniCredit, di una partecipazione di controllo in Banca Popolare di Mantova,dell’Opa su Anima, dell’emissione di passività subordinate già collocate nel mese di ottobre per oltre 500 milioni di euro, e delle misure di efficientamento della gestione degli attivi ponderati, ha ritenuto che a fine 2008 i coefficienti patrimoniali di gruppo saranno superiori al 6% per il Core Tier 1, superiori al 7% per il Tier 1 e superiori all’11% per il Total Capital Ratio”.

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