Andrea Bartolini lavora nel settore bancario dal 2005. Come molti, ha iniziato “dal basso”: sportello, operazioni di cassa, assistenza alla clientela. Poi la crescita graduale, l’esperienza tecnica, la responsabilità verso i risparmi delle persone. Un percorso professionale solido, che lo ha portato nel tempo a ricoprire il ruolo di consulente finanziario.
Ma nel 2024, qualcosa è cambiato. “Cresceva dentro di me il desiderio di fare questo lavoro in modo diverso”, racconta Bartolini. “Più libero, più trasparente, più vicino alle persone”. Da qui la scelta di intraprendere la strada della consulenza finanziaria da libero professionista.
Una decisione maturata nel tempo, sostenuta da quattro motivazioni chiave:
1. Libertà professionale
“Non avere un capo a cui rispondere non significa lavorare senza responsabilità. Al contrario, oggi rispondo direttamente ai miei clienti. La mia crescita professionale è autonoma, guidata dai miei valori e dal mio desiderio di offrire un servizio sempre migliore”.
2. Trasparenza verso il cliente
Liberatosi da vincoli aziendali, Bartolini oggi può proporre qualunque strumento finanziario disponibile sul mercato. “Questo rende la mia consulenza più credibile e realmente su misura. Il cliente è il vero centro del mio lavoro, non le strategie commerciali di una banca”.
3. Stop alla pressione commerciale
“Chi ha lavorato in banca conosce bene la corsa ai target di fine mese. Il rischio? Perdere di vista gli obiettivi del cliente”. Oggi, da libero professionista, Bartolini lavora secondo logiche completamente diverse: “Ho il tempo e la libertà di dedicarmi alle persone, senza l’ansia di numeri da raggiungere”.
4. Consulenza svincolata da logiche di bilancio
Secondo Bartolini, uno dei limiti della consulenza in ambito bancario tradizionale è la limitata gamma di prodotti disponibili. “Troppo spesso ci si sente più venditori che consulenti. Io volevo essere altro: un vero professionista al fianco delle persone, con strumenti scelti in base alle loro esigenze reali”.
“Conosco tanti consulenti validissimi che lavorano ancora nel sistema bancario. La mia non è una critica, ma una scelta personale. Una scelta di coerenza, perché credo che questa professione sia bellissima, ma vada vissuta con autenticità” scrive.
A distanza di un anno esatto, Andrea Bartolini – oggi consulente finanziario di FinecoBank – non ha dubbi: “Mi sento finalmente libero di offrire il meglio di me. Non rappresento solo una banca: rappresento le persone. E questa, per me, è la differenza che conta davvero”.