Euromobiliare SIM cambia nome e business

Euromobiliare SIM cresce e diventa Equita.

Il nuovo nome conserva le radici storiche di una delle prime merchant banks private in Italia, specializzata nell’intermediazione azionaria, nella finanza ziendale e nell’equity , con un forte radicamento sul mercato italiano. Il modello di business è oggi focalizzato su tre aree complementari e sinergiche: Sales & Trading; Equity Research e Investment Banking.

L’attività di Sales & Trading, guidata da Fabio Deotto e Edward Duval
, costituisce il segno distintivo della storia di Equita, considerata come “Best broker” nelle classifiche 2007 e 2008 di Thomson Extel. Il team di Equity Research, guidato da Matteo Ghilotti e Stefano Lustig, è costituito da 15 analisti, tutti con lunga esperienza nel settore, che sono in grado di garantire un’attenta copertura del mercato azionario italiano, con oltre 130 società oggetto di studio. Mentre, l’attività di Investment Banking, guidata da Andrea Vismara, è stata ulteriormente rafforzata con l’arrivo di Carlo Andrea Volpe, responsabile delle attività di Advisory, ed una serie di altri banchieri senior.

Equita si pone oggi come il partner di riferimento per gli investitori istituzionali e per l’imprenditoria italiana, con particolare riferimento alle società di medie dimensioni quotate e non”, commenta l’amministratore delegato Francesco Perilli (nella foto). “La crisi delle grandi banche d’affari estere ha creato grandi opportunità per operatori indipendenti e con grande dedizione al mercato domestico, dove il sostegno alla media impresa rimarrà un obiettivo di tutto il nostro sistema finanziario”.

Nel corso del 2008 Equita ha partecipato, come financial advisor, ad una serie di rilevanti operazioni di M&A, tra cui le Offerte Pubbliche di Acquisto Ducati, Marazzi e Mariella Burani, e alle due principali operazioni di Equity Capital Markets sul mercato italiano, quali l’aumento di capitale Mps e Finmeccanica.

“Oltre al recente avvio dell’attività di stampo anglosassone di Corporate Broking al servizio delle aziende italiane quotate sul listino milanese – conclude Perilli – stiamo valutando con attenzione lo sviluppo dell’Asset Management e del Private Equity e le opportunità che si possono aprire anche per noi in queste aree”.

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