Ad affermarlo non è il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ma il Fondo Monetario Internazionale, in particolare Jorge Decressin, numero due del dipartimento economico che constatando che il taglio delle stime 2009 per l’Italia é stato pari allo 0,4% a -0,6%, a fronte della riduzione dello 0,8% per la Germania, dello 0,6% per la Francia e dell’1,2% per il Regno Unito.
”Abbiamo rivisto le stime per l’Italia al ribasso per una caduta della fiducia nei mercati finanziari e per il rallentamento in generale della crescita – ha spiegato -. Ma a confrontare i dati 2008 e 2009 per l’Italia si vede che c’e’ un rallentamento inferiore a quello di altri paesi, come, Francia, Germania e Gran Bretagna”.
In particolare a soffrirne meno saranno il sistema bancario italiano e il settore immobiliare che non ha vissuto gli eccessi di altri paesi. Per il Fondo Monetario, l’immediato futuro economico ha tinte fosche: ”Nelle economie avanzate ci sara’ recessione nel 2009”, ha annunciato il capo economista Olivier Blanchard.
Il Fmi prevede, infatti, una contrazione della crescita dello 0,3% nel 2009 e si tratterà della prima contrazione dal dopo guerra.