Bpm, utile dimezzato in 9 mesi

Bpm ha chiuso i primi nove mesi del 2008 con un utile netto in calo del 52,7% a quota 142,9 milioni dai precedenti 302,3 dello stesso periodo del 2007.

Tale andamento, si legge in un comunicato, è stato influenzato, in particolare nell’ultimo trimestre, dal progressivo deterioramento del contesto finanziario, dalla marcata volatilità dei mercati e dall’aggravarsi delle crisi di liquidità a livello internazionale. Tali fattori hanno condizionato negativamente l’andamento del comparto finanza, non sufficientemente compensato dal miglioramento delle attività di corporate e di commercial banking.

Analizzando i principali dati di bilancio dell’istituto presieduto da Roberto Mazzotta (nella foto), i proventi operativi del gruppo sono stati pari a 1,25 miliardi, evidenziando un -8,6%, rispetto ai 1,36 miliardi del settembre 2007. Il margine di interesse si è attestato a quota 791,1 milioni, segnando un +3,9%, determinato principalmente dalla crescita dei volumi intermediati con la clientela, a fronte di una sostanziale tenuta della forbice tassi. Mentre, il risultato netto dell’attività finanziaria ha chiuso in perdita per 152,5 milioni.

Le partecipazioni hanno pesato negativamente per 34 milioni, integralmente ascrivibili alla svalutazione sulla partecipazione in Anima SGR effettuata nel primo semestre 2008. il patrimonio netto del Gruppo si è attestato a quota 3,32 miliardi, mentre il core tier 1 si è posizionato al 6,4%, il tier 1 ratio al 7,6% ed il Total capital ratio al 10,1%.

Ora, però, tutti gli occhi sono puntati alle elezioni per il parlamentino dell’associazione Amici della Bipiemme che si chiuderanno giovedì 20 novembre.

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